sabato 30 novembre 2013

duecentoquindici

Mia madre


lo fa 
sempre 
se il vento avverso le soffia contro
si aggiusta i capelli, si guarda i seni
parla al passato e il destino si acquieta
lo riduce a vocabolo da cruciverba, toglie
la pentola
scola la pasta
senza chiedere accompagna la vita
le domande non sono il suo forte , e
comunque alla vita si dà la mano sin
oltre la soglia e il bene non si paga; qualche
volta simula il ghigno della morte, ma gli occhi
non cadono nel tranello. Si consola in solitudine
facendo il bucato e stirando pensieri; qualcosa getta via
dice: sotto la neve il pane, sotto la pioggia fame; oppure
racconta di un giardino davanti casa: solo il gatto le crede.
 Così è la vita; si ripete parlando a sè, poi volgendosi verso
di me, mi accarezza.

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