venerdì 1 novembre 2013

centocinquantanove

Il
vino
era colore liquido
nella cornice di vetro.
Ci agitavamo in dipinti
di ebrezza, realisti e
astratti
surreali.
Quanto
surreali eravamo.
Capolavori tra i colori
ribelli; che di schianto
ribollivano sull'asfalto
fuoriusciti dalle viscere
per la bocca a fiotti.
Tracimando
P
o
l
l
o
c
k
in maleodoranti pozze.
Si tornava carne all'origine sempre; poco prima dell'alba.

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