martedì 21 aprile 2015

quattrocentosedici


- il nuovo giorno -

il disegno all'aria della tortora che non vedi è amore / le nubi comodamente stanno nell'evanescente immoto / a lume acceso il giorno incede: irraggerà di vigore i luoghi / il tichettio dell'ora mesta non tornerà mai più, riprincipiando /  si respira il giorno di frescura nuova, i fiori di tutto punto vestiti  nei vasi / ai volti assonnati giunge il sole illuminato come un rovo al fuoco e al vento. 

venerdì 17 aprile 2015

quattrocentoquindici


- neologismi -

" ho sopportato tutto, ma quando mi hanno detto perquindi non c'ho più visto"


quattrocentoquattordici

 
- femminilità contemporanea -
 
la teconologia è bella: quando funziona.
 

quattrocentotredici


- B-fuel -

la filosofia rispetto alla tecnologia funziona anche quando è inutile.

mercoledì 15 aprile 2015

quattrocentododici


- mio fratello -

mio fratello è un tipo razionale più razionale di lui c'è solo lui. Sono razionale anch'io, tranne quando perdo la testa. A quel punto aspetto che il cielo me la ridia, che se no, di  pregare non se ne parla.

lunedì 13 aprile 2015

sabato 11 aprile 2015

quattrocentodieci

ciò che i cittadini non sanno, i sudditi non comprendono

quattrocentonove


 - donna -

dal lume eterno intuisco come l'empatia sia un dono; la semplicità non m'inganna, benedici per abitudine portando il garbo l'umiltà e gli occhi con diversità; la fierezza dell'esistenza nella grazia l'ho letta tutta per saper se è vero ti avvicino spingendo il destino fin dove il silenzio s'infrange; l'imo arcaico ci attrae un sussurro è l'educazione che mi promani. Di noi uniti indovino i miei pensieri pensando al copione per la prossima volta che c'incontreremo.






quattrocent'otto

 
 - Pasqua -
 
gli occhi dello scirocco spazzano con tepore i denti del'inverno; prevale ovunque la risurrezione.

venerdì 10 aprile 2015

quattrocentosette

 - essere -

a essere babbei non si muore e non si fa male a nessuno.

quattrocentosei

 - rivelazione -

quando si è babbei ce se ne accorge da sè.

quattrocentocinque

 essere di sinistra è un modo di dire, in realtà si è qualcos'altro

quattrocentoquattro

 - cromosoma evangelico -

- la vita è arte non rappresentazione che vi assomiglia -

quattrocentotrè

 la vera opera d'arte è sempre colui che vi è di fronte.

quattrocentodue

- gesto -

la brevità d'un vocalizzo racchiuso in fremiti di piacere, per noi amanti nell'intimità infinitesimale, percepiamo l'eterno illudendo i sensi, costruiti sul futuro d'architravi fuggevoli di senso.

quattrocentouno


 - la sindrome di Stoccolma -

condiviso da vittime e carnefici il capitalismo rende liberi i ricchi, schiavi i lavoratori all'interno di un modello democratico, dove il destino è responsabile di ogni colpa.

quattrocento

la nebbia mi si scolora sui pascoli dei pensieri, il tuo volto è luce nei miei occhi; catturato mi reggo il cuore col respiro sui tuoi passi avverto lo slancio di un'avventura. Non ho opportunità, non fuggo e non fuggirei. Per fedeltà ai sensi mi è impossibile non amarti; e sui tacchi voltasti l'angolo della via.   

trecentonovantanove


 - primavera -

l'incontestabile umore buono di novità primaverile che mi squassa l'euforia in parole opere e progetti come a ogni uomo in vita natural durante

trecentonovantotto


 - la sinistra ante litteram -

alla luce di innumerevoli concussioni e truffe perpetrate da deputati e dirigenti di sinistra, i resoconti delle spese sostenute dal partito per allestire la festa dell'Unità scritte a caratteri cubitali sul cartelone visibile all'entrata della festa, non hanno mai rappresentato etica e moralità cristalline del partito: era semplicemente outing.  

trecentonovantasette

                                                                 
 - tace il freddo -

tace il freddo accompagnando il giorno cospargendosi a pennellate sulle spalle d'un refolo di vento lieve sbuccia i panni. Gli appennini snudati dalle foschie e nebbie impressionano le vette illudendo a distanze prossime. Di nuovo sorge il sole occupando il cielo, come un tuorlo infiammandosi illumina corpi disegna ombre sino al declino e nell'assenza diviene lume nella tenebra; i sogni mossi da vitalità incomprensibile danzano; onorando l'atto del respiro umano incomprensibilmente.  

trecentonovantasei


 - semplicità & umiltà -

gli equilibrismi alchemici d'una borghesia tracotante senza nerbo nè misericordia.

trecentonovantacinque

- la società -

società circense e dell'apparire che induce prima o poi a fare acrobazie senza rete di protezione.

trecentonovantaquattro

- love sex -

...noi che rotoliamo sulla corolla di un fiore agitando l'infinito, danziamo dipanando l'inconsistenza cogliendone l'intensità: affannosamente, i sensi spiralati apprendono ciò a cui aspiriamo inspirando l'estasi a senso ultimo: a Dio piacendo...

trecentonovantatrè

- sex & money-

non vi è abisso se la felicità è altrove.

trecentonovantadue

- totalitarismo d'elite -

lo spirito democratico costruisce indistintamente uomini con ideali; lo spirito di mercato costruisce ricchi uomini ideali.