Senescenza
questa rabbia tua senile, ostile
che rima con animali da cortile
la tralascio, per non rubare spazio
al concetto che esprimo di getto per
poi pentirmi, maledirmi e contraddirmi
nei sentimenti a cui affido i miei nobili intenti:
questa senilità dicevo
da ragazzino
quale
sei
di una certa età
che l'esperienza
non ha reso
maestà e
rinnega
la
maturità
per vanità, e non s'avvede
dell'etica patetica di una giovinezza avvizzita e la
saggezza malnutrita che dispensa livore; la permuta
con amore sarebbe più proficua; mi fa pensare onestamente non sia
cosa da brava gente, anche se non è grave s'intende: esser moralmente non abbiente.
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