sabato 9 novembre 2013

centottantatré


a Jacques Tati


Le
vostre
anemie
calibrate
alla distanza esatta. Come
la morte celebra se stessa, così ad
un pic nic tra i loculi, non mi auto
inviterei; e nemmeno replicherei
agli epitaffi sui marmi. Tuttalpiù
reciterei una preghiera 
a suffragio, un
adagio
 del
venerdì come
 il gran Muftì: al mio
Dio invocherei Jacques Tati
 <<...dà loro battuta di spirito tu che
 di spiriti t'intendi...>> e
  veramente voi vi
    sareste salvati. 


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