martedì 14 gennaio 2014

duecentotrentaquattro


 - la donna della via Emilia -

La fine della guerra vide la via Emilia, all'altezza della città, intasata di persone; che festeggiava e applaudiva i carri armati degli alleati che passavano in rassegna. La bambina sul ciglio della strada aveva gli occhi sommersi in migliaia di persone felici ed entusiaste che volteggiavano davanti a lei in saluti e schiamazzi di giubilo rivolti  alle torrette dei carri armati, dove i mezzobusto dei giovani militari americani; entrati in città come vincitori e liberatori, gettavano caramelle e chewingum in segno di vittoria: i primi chewingum che la bambina avesse mai visto. Erano stati i liberatori a portare i chewingum; <<...veramente...>>. Disse la donna anziana, che ora cresciuta, si ricordava di essere in quella bambina sul ciglio della strada con la propria nonna, a guardare quelle immagini; e con la telecamera dei ricordi si soffermò a sorridere; nell'aggiungere che vi era una donna tra quelle persone che le chiudevano la visuale, se lei era così piccola e gli adulti erano così grandi attorno a festeggiare: una bella donna, che salutava con smania l'arrivo delle truppe americane festeggiando e acclamandoli con applausi, lanciando frasi di amore e baci, a quei bei ragazzoni americani lasciando che il proprio seno debordasse sul petto, e le grazie dei fianchi si muovessero in evidenza; e a quello spettacolo di festa e applausi assistevano alcuni uomini vicino alla bambina, quando uno di costoro nell'applaudire gli alleati, si volse in direzione degli amici a fianco e guardando lo spettacolo entusiasta della donna: disse ... <<...faceva così anche quando arrivarono i fascisti...!...>>.    

Nessun commento:

Posta un commento