sabato 31 agosto 2013

novantadue 92

Scoprì dentro di sé, che non avevo nessun diritto su di Lei. Non ero ciò che sembravo, sembravo ciò che non ero. L'avrei maltrattata; la stavo maltrattando, la felicità era distante, non ne ero portatore. Non potevo pretendere nulla, la sofferenza era presso di noi, statua puzzolente col sorriso malvagio sempiterno sulle labbra. Non avrebbe mai più fatto l'amore con me, amavo come un egoista, voleva più attenzioni, desiderava altri uomini che l'amassero: con foga, passione, voracità. Ne aveva il diritto. Desiderava essere libera di amare, fare l'amore conservando la dignità, immacolata presso di sé, di fronte a tutti Se avessi capito che viveva un momento difficile, le avrei detto di badare a se stessa: guardare troppi film stravaccata sul divano, può destabilizzare non solo la piega dei capelli.    

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