sabato 29 giugno 2013

cinquantadue

Rita non è bella e non spicca per qualche ragione, tranne per un tatuaggio che ha sul fondo schiena. Di solito rimane seria, sopra un volto che non sopporta il serio ma l'allegrezza, e nei pensieri attenti ti sorride. Come sorriderebbe a chiunque l'amasse per un po'. E appagandoti nei movimenti, si avvicina. Tranquilla e ilare, poi diviene silenzio nella pazienza. Che dimostra nel soddisfarti. Sempre attraverso l'esperienza. E' onesta e non va oltre. Ha il senso della misura e la misura la pretende, poiché vive in una punta la propria castità in un corpo marcio dall'usura. Sa difendersi da chi è più giovane e più attraente. Il lavoro è sacro e sacro chi glielo porta. Non lascia ricordi e li porta via con sé, sgravandoti dall'idea del peccato. Sorride con una cicca in bocca, ti lascia senza vederti.     

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