lunedì 3 giugno 2013

quindici

rinnegare la vita su cui sto. Col freno tirato rotto di volontà, e la responsabilità per questo stato in cui non so vedere altro. Stanco delle giornate che non vedo; mia sconfitta appesa al corpo che si gonfia nelle mani di stanchezze. La mente morbida farraginosa mi si dispiega, a malapena e tratta ciò che sente essere il solito cruccio di vita; va abituandosi e perde gli anni su cui brucio tutto ciò che so fine cammino falò che pettina il fumo all'insù;  torcia che sfrigola per la pace dell'anima mia.   

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