sabato 22 giugno 2013

trentanove

Moriremo pieni di idee o pensieri vivi e dinamici. Nella loro ottusità, freschezza, innovazione oppure povertà, nella miseria, mai nel regno della consunzione. Ripetitivi, mai deperibili. La carne viceversa non ci sosterrà, orfani. Rimarremo pensiero. Esile, immemore, sfilacciato contiene la morte solo nel concetto. La rende presente dando vita al significato opposto che esprime. La morte non è esperienza, ma pensiero che ci contraddice nel principio di non contraddizione : essendo, non essendo.   

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