sabato 1 febbraio 2014

duecentocinquantadue


- Ursula e Feliksana -


Questa tipa, compare davanti ad Olmo, di mattina presto dietro la vetrata di un ufficio. Porta gli occhiali da dottoressa, jeans attillati, camiciuola bianca e puloverino bluette; ha un caschetto biondo e concentrata al computer non guarda altro. Dà il profilo ad Olmo che aspettando: la vede sedere altezzosa col busto eretto, tenendo i glutei leggermente sollevati dalla sedia. Muove freneticamente le dita sulla tastiera del computer, rimanendo calma e ingessata in quelle sue dita magre con le unghie tinte; d'un rosso abbacinante che freneticamente si muovono. La tipa ha la carnagione chiara e con voce da lagna irritata ma sedata in una magniloquenza mattutina gli comunica da maestra; come a chi non capirà ciò che lei va dicendo; osservando la videata sul computer; se sul documento che va controllando; manca questo o quello e infatti qualcosa che non va lo vede e lo corregge; e che la prossima volta non sarà così indulgente e nel dirglielo; gli spiega di nuovo dove deve andare. E Olmo sa che in quell'andare, che la tipa gli sta spiegando, in realtà se potesse, lo manderebbe a quel paese, per disprezzo, bon ton, alterigia, educazione. Perchè ? Perchè Olmo le sta sulle palle a prima vista: che poi pare che la tipa non lo abbia visto, ma in realtà lo ha inquadrato già da un pezzo. Mentre gli parla e batte le dita sulla tastiera, Olmo calmo serafico e con qualche increspatura di umore, la guarda ipnotizato con lo sguardo assorto e incredulo; sentendola interloquire nell'alzare leggermente il tono della voce d'un garbato molesto; in direzione di un'altra donna: che Olmo non aveva scorto se la ode rispondere, da un altro ufficio dalla porta aperta; sentendo fuoriuscire una voce secca che non ha mai udito. E si dice Olmo nei pensieri <<...due piccioni con una fava... oggi è una giornata miracolosa !...ho trovato due pezzi di merda in un colpo solo...>> E ascolta quell'altra di tipa che dall'ufficio con quella voce modulata su note acute che virano ricordando il cicalino di un camion in retromarcia; parla messa al corrente della faccenda della correzione apposta sul documento; redarguendo Olmo se veramente pare che non abbia questo, e nemmeno quello ma che per questa volta: passi. E uscendo dall'ufficio, alza lo sguardo indulgente su Olmo e gli dice << vai pure...! >> e Olmo rispondendo <<...senz'altro ...! >> esce, per poi sibilare tra i denti <<...ma andate a farvi inculare zoccole..!...>>.      

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