giovedì 13 novembre 2014

trecentosessant'uno


- Zavinul & Rixius e il mito di Garrincha -

Se il giorno era fratello di ogni essere e la notte si mostrava sgualdrina partoriente, a Zavinul e Rixius quel mondo, sul palcoscenico della vita comunque si presentasse: era degno; con gli sguardi sulle scarpe avanzavano camminando affiancati, dialogavano come ultras metropolitani sebbene fossero tifosi di Wilde / Rimbaud di cui si cibavano intellettualmente: gli aforismi dell'uno e i versi dell'altro; i due scrittori erano da tempo ufficialmente eletti a eroi e padri spirituali; nonostante l'imprinting comportamentale, che le letture dei due scrittori suggerivano; le risse che i due rischiavano quando uscivano da un qualsiasi bar erano frequenti; in quell'atteggiarsi a nobili decaduti tentavano di confondere chi vi era dietro il bancone; consumando in stile. E senza un quattrino nel portafoglio sedevano nel bar di prima scelta, con gli anelli al dito, il bastone da passeggio, il viso da straccioni: humana dignitas; facendo attenzione a passare inosservati mentre Zavinul chedeva a Rixius <<...quanto tempo è trascorso dal'ultima volta che siamo venuti qui ? << molto >> ...bene ..allora ci possiamo rimanere...! >> e il barista si faceva la stessa domanda <<...mm...costoro mi sembra di averli già visti...!?...>>  seduti a tavolino Zavinul & Rixius consumavano chiacchierando amabilmente tra loro e gli avventori del locale, prima della decisione d'uscire; preparandosi con discrezione, gesticolavano i tempi di attuazione della << sortie >> come amava esprimersi Zavinul: che era la strategia, Rixius animava l'operatività con gesti di recezione di luce nell'occhio; rapidamente come ectoplasmi si dissolvevano dal tavolino in cui sedevano alzandosi con una finta in corpore vili, degna di Garrincha ai mondiali; uscivano camminando speditamente sulla strada avviandosi alla lontananza dallo spazio, inseguivano il tempo. Il barista tornava con la bottiglia di Dom Perignon o Armad de Brignac o Moet & Chandon da mostrare a Zavinul che le aveva richieste; con la bottiglia pregiata cercava nel locale i due; ma rapidamente usciva anch'egli dal bar e presa la prima a destra, tutti e tre distanti sulla stessa via alberata; avanti di sveltezza a dileguarsi col parka allacciato e il giubbotto: Zavinul & Rixius, dietro scoraggiato a centinaia di metri il barista col grembiule bianco giurava al cielo imprecando, a Dio, alle Muse, ai Santi, alle divinità della notte  <<......due bastardi figli di puttana..!?......non avete pagato!!..>>                 

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