mercoledì 9 luglio 2014

trecentoventiquattro

- notturno metropolitano -


..." di quei bar con la movida frenetica e il corollario di zoccole - usato sicuro - e tanto alcool che a fine serata credono non capendo a quello che si dicono sino a notte fonda. Ma non è questo il discorso. Questo è l'humus da cui viene la storia... zoccole di prima, culi diabolici, ubriachi a la page, ricchi truffatori, vip da due carati, facce da morti eleganti, impediti che non trovano il portafogli; mignotte ubriache che fan morir dal ridere; dopo di che il bar chiude la serranda. E i barman iniziano a fare le pulizie. Mentre la gente andandosene esce, trascinandosi alle vetture parcheggiate o scomparendo dietro gli angoli delle vie; chi cammina reggendosi a stento tra gli amici  o siede al freddo nei tavolini del bar più in là. Ci sono i bicchieri vuoti o semi vuoti e le bottiglie seccate sui tavoli da raccogliere, e si inizia a infilare tutto nei sacchi neri del pattume; e i sacchi pieni si gettano nei cassonetti. Cassonetti che si trovano dalla parte opposta a dove si trova il bar. Per arrivarci bisogna percorrere circa centocinquanta metri. Alle tre o su per giù, i due baristi in una gelida notte dicembrina chiudono baracca e burattini e s'avviano lungo la via con i rispettivi sacchi pieni di bottiglie vuote lattine e bicchieri di plastica. Sacchi pesanti trascinati a mano sulla strada ghiacciata. Le bottiglie rumoreggiano; la via è una di quelle strette. Sulle prime nessuno esce nè dai piani bassi e nè dai piani alti per dire qualcosa. Gli inquilini sono meridionali: forse abituati a peggio, altri sono pachistani e riservati e pensano forse che quel chiasso si possa sopportare, chissà, per saggezza oppure non lo sentono; il rivoltare di vetro nei sacchi in un suono secco acidulo e persistente forse penetra nei loro sogni senza destarli comunque sia non danno l'idea di essere disturbati; nessun turbante o barba di qualcuno che compare alla finestra. Altri nei loro appartamenti ristrutturati insonorizzati non s'intromettono nelle faccende che possono dare problemi e poco guadagno. Dunque nessuno di qui e nessuno di là. E il ruzzolare delle bottiglie che vengono trascinate non dà tregua al silenzio della notte. Vergognoso che chiunque ne sia il responsabile non comprenda come sia insopportabile a quell'ora trascinare quei sacchi si disse il cacciatore...quello che durante il ramadan in un mese estivo ai pachistani che abitano di fronte se ne uscì con la doppietta in mano... e ai mussulmani gli fà"...o la smettete di pregare e cantare ad alta voce...o dio porco sparo nel mucchio...!..." che vive al termine della via...il quale svegliato dal rumore insopportabile, dopo aver riflettuto sgomento su costoro che dovevano essere sicuramente dei deficenti che non meritavano pietà...va spedito alla finestra e gli giura "...bastardi figli di una puttana...porco qui e porco là...adesso vengo giù e vi faccio un culo così...ma è l'ora di fare casino trascinando quei sacchi..che vi venisse un canchero a voi e chi vi ha dato il latte ?..". I due baristi travolti da tante ingiurie sulle prime non reagiscono storditi dalla veemenza; alzano i sacchi seguendo l'ipnosi delle parole; per poi accorgersi del fiume d'insulti contenuti in quelle parole immediatamente rivolgendosi alla finestra del primo piano da dove sbuca la figura del cacciatore gli urlano ..." anche tua madre è una mignotta...fa i pompini a gratis..! Il cacciatore che si aspettava la reazione dei due baristi, uscì immeditamente di casa bellicoso, seguito dal cane che gli scodinzolava tra le gambe festoso per quell'uscita inaspettata nella notte trovando un luogo per defecare in mezzo la via, mentre il padrone si era messo a discutere con i due baristi veniva alle mani; i litganti iniziarono a calpestare lo sterco scivolando e rialzandosi ricadendo e rialzandosi di nuovo si colpivano a schiaffi e pugni nello scodinzolare del cane che attorno ai tre abbaiava festoso a quella festa di calci e pugni nel cuore della notte tra bestemmie e ruzzoloni i tre furono avvicinati dall'intervento dei carabinieri chiamati da qualcuno che li aveva allertati  e nel sedare la rissa il brigadiere arricciò il naso per l'odore e dopo aver portato tutti alla ragione chiese ..." ...ma da dove viene tutta sta merda che tenete sui vestiti ...!?..."....                     

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