domenica 5 giugno 2016

quattrocentosettantatre


Ecstasy :)

Incontro un uomo sotto il portico lungo, cammina solleva la cornice del quadro vuoto 100 x 80; ha pensieri filosofici, si proiettano sulla tela trasparente. Calpesta la tunica nel camminare, alla cintola scorre il fodero del coltello, sulla lama in diamanti vi è inciso << tu quoque Brutu fili mi ? >> . Col filo la rèzdora incinta taglia la polenta, allo stesso tempo taglia il tempo, lo divide in tre: incorona / vita / morte / miracoli. Accedo al miracolo lo sottoscrivo sul Manifesto incendiario << chi propugna povertà per vecchi e giovani è condannato all'estinzione: legge del Signore >>. Cavalco la vità, la morte in bocca s'agita irrequieta è sufficiente il gesto contrario, il nero inesorabile seppellisce. Scendo dal destriero lo lego all'anella fissa al muro vicino al bar Centrale, piazzale Dante di fronte al giardino pubblico, il busto pop art di Salvo D'Acquisto controlla il traffico all'incrocio. Penso alla consunzione / corruzzione umana entro nel Dehors incontro amici con l'echimosi di felicità, cicatrici suturate a filo zecchino, brandelli morali in carne vermiglio, la bruciatura di brace orizzontale pende occulta sotto l'abito, candore femminili di silenzio, ricordi, fantasie, crosta in pietra dura sensibili alla femminilità recidivi amiamo, ridiamo al rinfresco di Ronni Kippa che sposa la propria dolce metà. Vino, bella compagnia. Petronio fuma, Rox chiacchiera con David Garavàn, Ios fotografo ufficiale dell'evento sorprende con il click, m'immortala in foto dove con nonchalance mi gratto il naso << rifalla Ios !? >> Barchiss parla delle vacanze in meridione Puglia, Calabria, Basilicata, mi convince: le vacanze le trascorro in Italia. Il piccolo bouledogue nero al guinzaglio di Bràndla si acquatta sotto il tavolino, chiacchiera Donna Bràndla con Donna Kippa, entrambe sedute. La figlia di Ronni Kippa, l'amica, il ragazzo dell'amica, altre donne, altrettanti mariti, il fratello di Ronni Kippa, Gad Kippa chiedo << come va ? >> Le donne dolcemente complicate, gli uomini rilassati. Virgilio va in bagno. Ritorna, il wc è occupato << prova in quello pubblico al centro dei giardini >>.  Non riesce ad aprire la porta << prova con un euro !? >> << gia fatto non funziona !? >>  << l'hanno costruito negli anni 80, prova le lire >> << niente da fare >> Virgilio sbuffa, dico << al comune son famosi per essere originali: prova il rublo ! ? >> Non va. Virgilio dietro il cespuglio, ricompare, alza la zip << mi avranno scambiato per extracomunitario !? >> e si domanda: << vecchi, donne, bambini, il bar chiuso per turno, il Wc pubblico non funziona, escono di casa col pappagallo dell'ospedale in previsione di doverla fare  ? >> sdraiato sul masso prendo il sole sull'isola di Serifos gli rispondo << hai ragione Virgilio, la nostra città è cambiata, per questa ragione amo la Grecia >> mi avvicino alla polla d'acqua fresca finemente increspata, piscina naturale tra le rocce, il vento brilla raggi di sole, ho 30 anni la pelle scura i capelli lunghi: mi tuffo nella piscina sullo sperone di roccia rivolto al mare. Laggiù, squali a digiuno nell'acqua blu profonda, mi vedono danzare con l'amore. Apro gli occhi, cerco la cartina della Grecia, ho nostalgia dell'estate Greca, scelgo l'isola del mar Egeo per il prossimo viaggio.                   

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