giovedì 2 giugno 2016

quattrocentosessant'otto

 Popper  :)

Scatto negli ultimi metri della maratona, perdo il parrucchino color cipolla di tropea. Lo raccoglie il battitore d'asta di Sothersby di Londra: poche sterline se lo aggiudica Thelonius Monk. Lo vedo sul teschio color avorio sul piano a coda di rondine, la quale seguo, volo sulla fontana pubblica di fianco la Cattedrale dell'Assunta. Stràss il taxista parcheggia la vettura scende frappone tra me Virgilio una foto in bianco nero: ricorda l'acqua pubblica dalle fontane iniziò a scorrere dal 1939. La foto ritrae nel dettaglio: fontana in pietra / cemento, col becco metallico che fuoriesce, il negozio Mobili e Letti in Ferro dietro; via Sandro Cabassi superiamo il bar Martini, il Caffè Nero, il portico, dall'altra parte della via il cinema Capitol; svoltiamo in Aldo Manuzio, torniamo sui nostri passi svoltiamo in via Giordano Bruno, proseguiamo sino alla vecchia Chiesa San Rocco diroccata. Guardo i muri della città vecchia, dalla fessura di porte socchiuse d'estate il fresco, s'intravedono lampadari pendono dal soffitto, donne anziane alla finestra, le entrate dal corridoio budello, ballatoio delle scale angusto, calce gonfia che si sgretola; un tipo in strada si rivolge alla donna alla finestra << scind'àbbàasse >> con Virgilio svolto a destra, via Battisti; cavalchiamo per alcuni metri sulla tavola da surf lo Tsunami in fili di rame da cui fluiscono note, lecca la città trasforma ogni cosa in color glitter. Distinguo il ciuffo di Elvis Presley che intona All shook up per tutti: preferisco A little less conversation, mi ricorda la regia di Quentin Tarantino. Il cartello sbilenco sulla serranda del negozio chiuso non ammette repliche - Non ci possono essere istanze libertarie da popoli ridotti alla fame dai neo liberisti: vado dove non vi dico -. Altre serrande abbassate, negozi chiusi, cartelli, con lo stesso stile - mi faccio finanziare dall'Ue un corso formativo per rapina a mano armata, poi vi sbudello - << è il sarcasmo prima della rivoluzione delle coscienze >>  mi dice Virgilio << chi può va, chi resta non reagisce, pensa di raschiare il fondo del barile andare avanti: nessuno immagina l'apocalisse dei corpi, il genocidio dello spirito, il sangue per la strada >>. E' orribile l'immagine: migliaia di corpi nudi in strada, giardini, negozi, negli uffici, tra i banchi del mercato, agli stop, fermi in vettura nelle rotonde, in autostrada, animali domestici, cani, gatti, uccelli riversi, ovini bovini gonfi nelle campagne, ovunque il silenzio lugubre, chiunque privo di vita; un refolo di vento strappa il foglio che disteso bacia terra, si libra ad ala celluloide, ridiscende si contorce al piede della panchina. Panchina dietro il Teatro sulla quale passo la notte intera a discutere di noi, e degli altri che non sanno del nostro amore, profondo, ostico, oscuro pozzo mortale, l'acqua increspata ci logora. Non la vedo a fuoco, sento che mi manca, capisce ciò che dico ciò che direi, mi legge i movimenti, la punteggiatura, il volto le si oscura come ombra non persiste, scompare definitivamente. Il radiocronista ha la voce inconfondibile << avvengono più fatti in 40 righe che in 40 giorni >> continua << in un minuto avviene tutto e il contrario di tutto >> Memorizzo la formazione della squadra dell'Inghilterra dei primi anni 70 recito la formazione, la canto sulla base di Rock it  di Herbie Hencock: Shilton, Madley, Hughs, Bell, Mac Farland, Moore, Kerry, Chennon, Osgood, Clarck, Peters: Virgilio alza il volume; sfrecciamo nella campagna della città col duetto Fiat, vedo la cupola della cattedrale dell'Assunta laggiù; è notte fonda il principio dell'alba, la luce il fresco la natura spazza con violenza la capote dell'automobile, guardo l'ora: 6 del mattino. Pescatori in gara sul greto del canale Lama, acque dal caratterre malmostoso, gli ombrelloni aperti per riparare dalla canicola della stagione, viola, giallo, marrone, blu, il portavoce col megafono in mano si rivolge agli ultras del Liverpool << il funerale sarà rimandato se l'acqua resta torbida >>. Ci fermiamo a fare colazione al bar Stadio il pulman del teadium vitae carica nuovi morti per le tre solite destinazioni Purgatorio, Inferno, Paradiso, sorseggio il caffè lo vedo passare con una fila di giovani ragazzi con gli auricolari bianchi alle orecchie un foro d'arma da fuoco in testa. Mi si affianca Virgilio guardiamo il pulman che curva su via Carlo Marx, mi chiede << perchè odi la tua città ? >>  << non odio la mia città, non so odiare >> cito il Cantico dei Cantici << il mio amore è forte come la morte >>  Virgilio si ferma per dissetarsi alla fontana di fronte al sacello di Mamma Nina, raccoglie ali di farfalla, sulle quali è scritto in caratteri inglesi - il ricatto alla povertà funziona quando sei pavido non quando hai coraggio -.Sbuca dall'angolo del tabacchino un signore distinto, minuto, coppola, gobba, occhi intelligenti da ebreo, riconosco Palmati, ha il negozio di numismatica oggetti antichi sotto il portico << ora più che mai le arti devono criticare il potere >> lo dice col tono pacato della saggezza; gli sfioro la gobba per scaramanzia, osserviamo dal circolo Andrea Costa lato piazza Martiri un gruppo radical chic dal cuore concusso; se la suona se la canta strimpella un motivo acustico con la chitarra Fender tra le vetture parcheggiate. Virgilio conosce Palmati, amico del poeta diallettale sepolto sotto le radici della pianta capitozzata, vede il gruppo radical chic cantare si rivolge a Palmati <<  poichè sono mediocri la quantitas vale più della qualitas, le metamorfosi spirituali non possono avvenire non hanno spirito, cantano la democrazia delle relazioni: più sono convenienti più sei democratico, rivolte ai loro interessi sono giuste, vivono la cecità, fuori dalla cecità sentono il vuoto non percepito, valgono le relazioni che lo sanciscono, la loro verità ha crismi dell'oggettività, nuovi razzisti di classe e non lo riconoscono, se anche lo riconoscono è giusto, cani che si mordono la coda e non lo sanno, non hanno cognizione del tempo in cui vivono sono destinati a morte culturale sotto il profilo delle idee dorate che amano come vitello d'oro: non sono intelligenti come gli Ebrei. Questo è il loro dramma, e anche il nostro ! >>. Mi sveglio rimango immobile sul divano coperto dal plait ad occhi socchiusi ascolto il dialogo del film che proiettano in televisione riconosco la voce di Robert De Niro dire a Kevin Costner  << non sento, cosa ha detto !? >> Kevin risponde<< che non bisogna smettere di combattere se un incontro non è finito ! ? >> Robert << come ? >> Kevin << mi ha sentito Capone !! >> Robert << ma va che sei solo chiacchiere e distintivo, solo chiacchiere e distintivo, solo chiacchiere e distintivo ! >>. 



   


Nessun commento:

Posta un commento