sabato 1 marzo 2014

duecentosettanta

 - i am a star -

...in questi luoghi ignudi che s'affrettano di lentezze inesorabili nell'indossare ogni angolo primavere nei colori; spenti ora sotto i rimproveri di giornate vittime dell'oscurità notturna mai scemata pienamente; che in uno strascico di ricordi neri annulla il giorno; mentre il vento raggomitolandosi ripiomba su di sè; dimostrando rapide freschezze sollevando all'oca piume che rivelano altre piume in un gioco dispettoso; e vedo la nuvolaglia che trapassa il cielo trapassando la coscienza in ogni metro cubo se sfiora gli occhi umani; e il canto che mi pare di udire è del freddo che s'adagia sulle terre; nel loro gelido deporre le speranze in ogni frutto cosparso di raro sole e di cigolii nel vento; e piove dilavando i colori spenti, annerendo di lucido gli alberi senza foglie, annichilendo ogni luce che resuscita riflettendosi tra penombre ora lievi ora indefinite; e sospirando mi dico ma che razza di luce sia mai questa che ti fa accendere i fari dell'automobile; osservando il tempo dal parabrezza, liquido su cui copiosamente piove e ovunque gocce allo stesso modo che rimbalzano sui tetti delle case, sull'asfalto, sulle lamiere accese delle automobili, e sopra gli pneumatici che rotolano viaggiando calpestando e trascinando; ognuna la coda di una cometa...   

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