lunedì 25 febbraio 2019

cinquecentotrentasei

L'avvitamento occhio croce è la buona notizia per il macth. Al suono del rebetiko la partita resta bloccata tra i glutei d'Agrio. Di bianco l'uomo infuso nell'ambra si sveste. Clizio nonostante il movimento immediato sulla base dell'omicron sandouri Tifone si sistema in equilibrio sul canotto. Il coda de vaca gli riesce sulle note della lira. Violino a tre corde multicolori. Il danaro steso sul filo del rasoio stenta. L'argine disturba la quiete, il cinguettio sui rami cartamoneta svaluta il centrocampo. In una bolla di sollucchero continua ad esserci la scintilla di propano liquido. Al suono del bouzouki liuto col manico lungo Toante favilla l'ypsilon con cui non ha mai perso una partita, tranne quella della bellezza. Un macello sociale: la storia la sappiamo; pizze per finanze grandi come il firmamento. Mangiare bere godere una cupa solfa rimbombante di traditori cui nessuno desidera impostare sulla tre quarti. Menù artistico dribbling uomo vs uomo lasciar perdere. Impalare l'intellighenzia impiccarne la morale. L'immortale Mimas messo giù. Si lamenta. La situazione pare interessante con la chitarra classica che fa le fusa ad anelli concentrici. Eunomia sale sul palco con il vassoio argento porta da bere delle birre doppio malto. Alla batteria il carro solare dominatore dello spazio acustico chiude gli esterni con la faccia sporca. Damiso sa il fatto suo in ritmica cromatica. Il taglio di uno dei tre recipienti cerca nella fetta la fascia laterale. Con la seria strumentazione in out il fallo laterale non ne vuol sapere. C'è la chiusura di gambe di Eunomia. Mimas in fase di possesso ma soprattutto di non possesso stizzito si lascia andare ad un gestaccio: i due si dicono qualcosa. Eunomia memorabilia. Un bel confronto acceso da supermarket sera sabato di Agosto. Col fischietto d'osso di cinghiale Toante mette pace. Mimas guarda il deretano di Eunomia col sudario in terital svolazzante: la quale se ne va. Agrio, la birra in corpo la bottiglia vuota crea suoni ancestrali ululati. Qualcuno ci ripensa: consulta il Var nel replay: Eunomia ha tutte le sragioni, Mimas è impresentabile. La finta è grottesca.  In versione centravanti oracolo di periferia Mimas è colto dall'ira: sentenzia in stile guru la iattura urbi et orbi: << l'ira vi colpirà nell'imo la tragedia vi è amica: non sapere è il dramma che si consuma sulle vostre labbra, vi irrido: stercorari ! >>. Si riprende a giocare: la querelle rientra. Zeta nelle fasi finali lo vedete con la scritta di D'annunzio sul bicipite il volto di Mussolini all'interno della coscia destra. Come si dice: da prendere con le molle. Possesso Teta nella zona di Tau la stessa situazione a Sigma in campionato è stato fischiato: rigore. Sigma vuole Zeta. Lo trova. Kappa scodella un cross al centro. Rinvia alla viva il parroco Omega: la palla è sempre lì. C'è una buca, l'invasore di campo con lo spry la segnala. Il finimondo. Dopo l'infortunio a tinte fosche tutti in area. Omega, Zeta tutti i saltatori anche Mimas che non è un gigante a spazzare l'area. Alfa vicino Beta, Fi marca Khi, Ro sorveglia Pi, Ni abbraccia Mi, Eta tira la maglia a Gamma, Gamma per terra la pantomima, non ci crede nessuno roba da circo equestre, Penta gli rifila un pestone: ora è fallo per davvero. Toante vuol dire la sua, gliela dice sputando veleno come un cobra del deserto, l'arbitro Totem alza il cartellino giallo come una rosa, l'espressione d'inflessibilità. Tifone non si fa da parte: muro contro muro, la gara a chi non capisce un fico secco ha i suoi momenti epici mentre ci si muove sul fronte dell'attacco. Un grumo di mucchio super selvaggio nell'area piccola, la squadra ospite fa il trenino. Passa Delta alza la gonna in area piccola fa vedere la merce tutti in area grande si distraggono scendono dal trenino: tranne Pi e Ni sul dischetto del rigore fanno petting in un outing antropologico di razza gay.  Invasione di campo. L'infante si precipita a fellatio sui due gay, è pedofilia. Si consulta il Var: l'infante è adottato, non c'è pedofilia. Lo stanno educando portavoce: aedo polistrumentista. Si tenta di riprendere il gioco, si ricostruisce il trenino. Eunomia smette di sbaciucchiare vicino il sette del palo Gamma con l'occhio di vetro espanso da spia insulare. Si rivolge all'arbitro Totem sentenzia << gli sono troppo vicino per sognarlo >> Subito cacciata dal campo dal Totem per la ragione che non ha così occhi contagiosi: la verità non si fa trapelare in nessun commento. Finalmente riprende il gioco mucchio super selvaggio in centro area fuori dall'area, Iota vicino Kappa Omega abbraccia Psi i due si sfiorano, cross vanno incontro la palla sorvola la traversa ritorna in gioco l'arbitro Totem fischia. Psi non è d'accordo va vicino all'arbitro Totem << la stupidità degli altri mi affascina, ma preferisco la mia >> Il Totem lascia correre, è in trance psichica, o non capisce: di solito i Totem non capiscono l'ironia, ma una percentuale elevatissima di Totem si affida alla procedura standart: battuta che Psi non si fa scappare << chi vive procedure si affida a iatture >> .Il Totem arbitro questa la capisce: Psi ammonito col cartellino rosso, il Totem estrae quello giusto: cartellino giallo per Psi. Kurt Opossum sbocconcella cotenna di maiale dagli spalti color lilla vede a fionda l'ammonizione del mito Psi; al suono della canzone Shot Down In Flames degli AC/ CD si alza ultras hooligan fashion, lancia in campo con violenza la bottiglia vuota di lager. L'arbitro Totem la raccoglie, sequestra immediatamente il corpo contundente, vi scorge un foglio arrotolato all'interno lo estrae vergato in Spagnolo Francese Italiano << con cuernos, cornù, cornuto >> per non dare adito a populismi triviali signorine transessuali, fischia la ripresa del gioco. La lavagna digitale dice 5 minuti di recupero. 5 minuti d'inferno. Il guardalinee sventola la bandiera poi si esibisce con l'aiuto dello sfintere la mossa d'autoerotismo. Il boato dell'anfiteatro lo scrosciare di battiti di palpebra. Gamma ha le corna zoccoli caprini la coda. Eumonia fa l'amore in area con Beta. Invasione di campo. L'uomo, il vestito cucito con danaro fuori corso con faccia Caravaggio: corre a piedi nudi sul prato verde.                  

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