sabato 11 giugno 2016

quattrocentosettant'otto


Cheap :)

La fila di ombrelloni sul costato rinvia l'onda, devia il petto scalfisce il dipinto: prospettiva di sale, acqua, casti pudori sul lungomare. La marcatura preme lo scialle a momenti bui. Disimpegno il limite al potere, mette soqquadro la clessidra ha l'identità minuscola. La catena montuosa rivolge i propri capelli alle fronde. Il faggeto sul pendio indossa calessi trainati da gazze in livrea nero bianco. Il popolare sentimento invade la corsia dei sensi, a passo ritmico il pendolo illustra i segni celebra l'eucarestia. Miope la lontananza è sabbia nel mortaio mescola responsabilità galleggia prua. Istmo perdutamente. La caravella in lamiera serve l'antichità trancio di roccia presso il fiume rosa. L'obolo mi ruzzola dalla tasca al palmo, strappa il sorriso, la melanconia dalla finestra. Da li osservo il quinto piano. La sinfonia celebra la morte. Il sacerdote al tornio conia il franco, la dracma con la cornamusa del dejavù  la pesa con la bilancia. Il cappello sgocciola sul comò pioggia d'oro sulle scarpe.

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