giovedì 3 marzo 2016

quattrocentocinquant'otto



L'usciere

I pensieri flirtavano
con l'usciere dell'inferno.
 Non mi era dato vivere il
 verso con cui pacificarmi.

Brandelli d'ingegneria corpo
spirito udivano le stanchezze.
Agonia flaccida, inciampi,
muscoli tenui, articolazioni dure.

 Rinvigorii sull'altare dei prossimi
sogni, mi s'infuocavano gli occhi.
 Dissi alla Musa l'amavo, le sue
 mani mi slegavano i crucci.

Mi addormentai.   

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