...eh beh è Venerdì, vado come una spia faccio tutti i servizi che mi hanno dato; l'ultimo carico un cassone vuoto sul camion lo porto ad un'azienda alimentare privata. Di quelle super igieniche gli operativi son vestiti con la tuta bianca da poco normali dei scafandri in nylon. Vado a casa. Sabato, Domenica, Lunedì torno al lavoro, mi chiamano in ufficio. Dico " che c'è !? Il boss mi dice " ne hai fatta un'altra " dico " si però l'ultima è stata 3 anni fa nel frattempo ne ho contate almeno una ventina degli altri " dice " però tu sei sempre tu " dico " con la qualità non ho mai scherzato ci tengo " e aggiungo " questa volta cosa avrei fatto !? ". Hai portato un cassone ad un'azienda alimentare. Il cassone era semi vuoto non vuoto. Dentro c'erano delle casse cimiteriali " dico " vabbeh doveva essere vuoto non l'avevo vuotato io l'ho trovato pronto sul camion e ho pensato fosse vuoto " dice " dovevi controllare " non controlliamo mai se sono vuoti, devono essere vuoti se sono pieni ce ne accorgiamo se sono semi vuoti no " dice " hai sempre ragione: l'azienda vuole sapere i fatti come si sono svolti e la boss è molto incazzata. Ha guardato in questi giorni i giornali locali non ci fosse nessun articolo a riguardo da mettere l'azienda in ridicolo " dico " non sei dell'azienda !? " dice " si ma la boss vuole parlarti " dico okey. La boss mi telefona " ci incontriamo oggi pomeriggio alle 14,30 va bene !? " dico " boss sono malato " dice " quando torni !?" dico " tra due settimane " dice " okey telefonami quando torni ". Passano due settimane ma ho il sentore non siano sufficienti, ne prendo un'altra per sta tranquillo mi faccio tre settimane di malattia. La cosa mi ha traumatizzato è ho bisogno di riposo psicologico per affrontare il giudizio del tribunale su due piedi che mi deve fare la boss. Telefono alla boss " domani ci sono se vuoi quando ci incontriamo !? " dice " va bene al pomeriggio alle 14.30 ". Vado all'appuntamento supplizio dalla boss a piedi per arrivarci tranquillo spossato e per niente litigioso o sarcastico. Alla boss ci voglio bene, mica perché è la boss: perché è psicologa e io sono uno psicolabile tra noi c'è una certa affinità e mi tratta con un saper fare che mi piace sempre attenta alla mia pazzia da uomo silente da non scatenare ma soprattutto con quel dubbio " ci è o ci fa !?". Mi dice bla bla che l'azienda si è preoccupata che non si può portare delle casse cimiteriali ad un'azienda di alimentari. Dico " cioè per noi abbiamo a che fare col pattume tutti i pattumi sono uguali. Se si sono scandalizzati di trovare delle casse cimiteriali nel cassone gli ho consegnato io non ho colpa se sono superstiziosi !? Mica c'erano dei morti nel cassone !? Dice la boss " molto rumore per nulla !? " Dico boss nella vita se si vuol vivere con un certo senso della misura, bisogna essere razionali " Dice " si okey però ti devo dare dei giorni di sospensione l'hai fatta troppo grossa " dico " dammeli, e quanti !? " dice " tre, son buona, avevo pensato a 5 ma son passate tre settimane e il nervoso mi è passato " dico " okey boss vada per tre giorni. Senti boss, non è che me li puoi dare per Natale sto in famiglia o per l'ultimo dell'anno così festeggio vado in baracca da una qualche parte !? "...eh
Cocuma retrobottega blogspot.com
Graffiti Virtuali
venerdì 24 ottobre 2025
giovedì 23 ottobre 2025
seicentosessanta
...eh l'azienda per cui lavoro assume un Manager. Esperto del settore ma non del nostro lavoro specifico. Dopo un periodo di ambientamento lavorativo entra operativamente nel nostro reparto. Ci sono migliaia di articoli da considerare se in produzione o in altre fasi di lavorazione. La prima cosa che fa oltre al lavoro è creare delle alleanze con i collaboratori miei colleghi. Dividere quindi il reparto in collaboratori efficienti e meno efficienti. In realtà sono efficienti coloro i quali accettano l'alleanza e meno efficienti coloro i quali non accettano la sua alleanza di servitù a zerbino signorsì. Le cose diventano un fastidio per me quando l'ultima arrivata in azienda alleata del Manager in modo stentoreo mi ordina di fare una determinata cosa. Rumble rumble rumble dico va bene " è sotto l'influsso di potere datole dal Manager e cerca di regolare i conti che ha in sospeso con me e che non sapevo ci fossero ". Poi però lo fa un altro, poi un altro e un altro ancora. Una mattina prestissimo entro a lavorare ci sono solo io in reparto, inizio il turno. Accendo Radio Maria dopo il rosario, la messa, c'è una voce femminile che recita alcune frasi di un testo " In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio, il Verbo era Dio " Giovanni l'Apocalisse. Rumble rumble rumble mi dico non è un caso questa frase, che cazzo mi ha voluto dire !? Rumble rumble rumble, mi avvio in direzione di un cassetto di una scrivania che so essere del Manager. Apro prendo l'Agenda personale del Manager dove annota tutte le fasi di lavorazione e lo metto nel mio zaino << Eh l'Apocalisse !? >> eh sull'Agenda il Manager scrive ogni cosa, il Verbo. Il Verbo era presso Dio, la scrittura gli dava potere di memorizzare . Il Verbo era presso Dio cioè fin che avesse avuto il Verbo avrebbe avuto potere. Sparita l'Agenda è sparito il potere. Il giorno dopo il Manager si accorge di non avere più l'Agenda. Tutto il reparto è sgomento per solidarietà si mette alla ricerca dell'Agenda. Dopo qualche ora di ricerche infruttuose si arriva a stabilire che l'Agenda è stata trafugata da qualcuno. << Eh ma va là !? >> eh nessuno ci aveva dato peso all'Agenda tanto che era lì in un cassetto aperto chiunque avrebbe potuto prenderlo, ma dal momento che sparisce tutti si rendono conto che sia per il Manager e sia per loro è di un'importanza fondamentale. Nessuno più può vantare la propria autorità di fronte a qualcun altro. La cosa migliore a quel punto è cercare la miglior collaborazione. Nel frattempo però Manager e alleati cercano il colpevole del furto, e individuano me che taccio non dico mai nulla. Naturalmente so che nessuno può incolparmi con certezza ed è solo un'ipotesi la loro che non considero come oltraggio ma che mi diverte molto è come avere in mano i loro coglioni e stringerli di tanto in tanto per vederli soffrire e io amo vedere soffrire i presuntuosi. A volte il Manager sospirando chiede al cielo in modo che io possa sentire " salterà fuori l'Agenda !? " a volte gli rispondo da lontano " abbi fede signor Manager prima o poi salta fuori " dice !? " dico si " quando !? " se Dio vorrà !" ma se io non credessi in Dio !? " secondo me è per volontà divina che l'Agenda è sparita !? " allora lei mi dice che devo credere !? " si perché se no non è bello vivere senza una fede !? ". L'autorità del Manager degli alleati col tempo è venuta meno, tanto che l'Azienda saputo il " fatto, della sparizione dell'Agenda " si divertiva a raccontarsi nelle alte sfere di come se vai in mezzo agli sciacalli ai serpenti ai coyote col foulard chic la giacca di Trussardi i calzoni di Armani le scarpe di Pollini e dai degli ordini torni indietro pieno di merda e sei fortunato a puzzare di merda ad aver conservato braccia e gambe !? Una mattina molto presto di molti mesi dopo inizio il turno accendo Radio Maria dopo il rosario e la messa sento questa frase " prima di confessarti e prendere l'ostia vai dai tuo nemico e riconciliati " rumble rumble rumble. Dico son 30 anni non mi confesso e non prendo l'ostia, forse è ora ! Vabbè gli faccio saltare fuori l'Agenda. Dico ad un alleato zerbino che ho delle informazioni importanti e che so chi ha trafugato l'Agenda. Che però non posso rivelargli il nome lui mi dice che okey l'importante è che salti fuori l'Agenda. E gliela faccio riavere. Il giorno dopo immagino che l'Agenda sia in mano al Manager per esser consultata. Chiedo informazioni sottobanco a colui a cui l'ho ridata. Mi dice " non credo che gliela daremo l'abbiamo fatta sparire per sempre". Hai avuto una buona idea sai !? Dico: quale !? Quella di rubargliela per dei mesi, non vedi che da allora il Manager ha le orecchie basse !? Che le cose vanno meglio si lavora con più tranquillità !? Poi vedi come l'Azienda lo tratta !? Non ti fa ridere !?...eh
giovedì 16 ottobre 2025
seicentocinquantanove
...eh avevo un'amica anni fa, incontravo spesso durante la settimana ed era carina molto intelligente più giovane di me di molto ed entrambi avevamo scoperto di avere la stessa passione per la scrittura. Lei in un modo professionale capace ma che io detestavo per conto mio di provenienza culturale troppo chic in rete, io nel mio modo per lei non era condivisibile se uscivo da tutta la grammatica sintassi per dire quello che desideravo dire per questo mi reputava non allineato alla perfezione che bisogna tributare alla corretta scrittura al corretto modo superficiale del vivere e ad altre perfezioni mortifere avevo capito mi detestava, tacevo la nostra antipatia occulta quando la vedevo anzi ero sempre gentile anche se burbero. Poi quando invece usciva dalla sua forma chic pedagogica, apprezzavo il suo modo di scrivere lo stile che è quello tipico femminile di chi scrive le donne se sono brave a scrivere arrivano fin lì di più non ce la possono fare: però l'argomento andava a descrivere che delineava nei suoi frammenti mi era di una noia che mi cascavano le palle mi dicevo" cazzo se questa chic aperitivo spiagge esotiche piena di bella gente con la faccia di merda avesse lo slancio per inventare uscisse dalla monotonia delle sue tragedie sarebbe bravissima " pensavo di aver capito la vera ragione di quello scrivere per lei fosse di ricevere più ragioni per le ingiustizie commesse ai suoi danni che non per sensibilizzare i lettori al tema; come se non ne fosse ancora uscita mentalmente da quei torti soprusi quindi li viveva con un sentimento di riscatto di rabbia. Comprensibile ma che non la facevano decollare né ai miei occhi e forse nemmeno dalla vita che la tratteneva. Te ne accorgi quando la scrittura vola ed è una farfalla la sua era una falena zio cane con in groppa un missile a cipollotto con la barba una barba che non ti dico leggere quello che scriveva e gli stavo sul cazzo e più ci vedevamo e più le stavo sul cazzo; sapevo però che era intelligente per questo non provavo la stessa antipatia. Negli ultimi tempi prima che non ci vedessimo o sentissimo mai più, era diventata anche rognosa ma nemmeno rognosa ho mai provato un sentimento di rancore o fastidio era che era troppo inquadrata nelle scemenze dell'esistenza rantolava come una gallina allo spiedo avrebbe voluto se avesse potuto. Poi non so magari è andato tutto come voleva allora sono contento a volte può essere una grande soddisfazione dopo tanto soffrire raggiungere dei traguardi si diventa migliori di come si era si matura si diventa grandi si arriva a gestire i propri successi con avvedutezza e calma senza isterie niente più scemenze niente rancori, niente invidie, niente antipatie, solo modi diversi di intendere la vita e le sue sfumature...eh
domenica 5 ottobre 2025
seicentocinquant'otto
...eh quindi di getto ne scrivo altre di poesie. E mi accorgo che l'impeto è autobiografico: sono tutte rivolte alla mia persona nella ricerca di uno spazio e di una identità che ancora non mi definisce. Ho compreso però che in un qualche modo mi sono sbloccato. Non ho più quel sentimento che mi fa dire essere timore reverenziale. Scrivi ciò che sei, come vivi, quali sono i tuoi sogni le tue delusioni, scrivi dell'amore tuo e di quello degli altri per come lo vedi, del tuo lavoro, dei rapporti di forza, delle ingiurie, delle ingiustizie scrivi i tuoi momenti di felicità e di scoramento, scrivi qualcosa che non vale nulla ma tu resuscitalo agli occhi e rendilo eterno anche se nessuno lo leggerà, metti sulla brace le tue insicurezze e bruciale è sacro e il sacro le annienta, guarda il mondo e se ne sei capace canzonalo, canzona i narcisisti, canzona chiunque ti stia semplicemente sulle palle ma non farlo se provi per lui o per lei una sorta di invidia sociale , non essere invidioso mai, non amare ciò che non senti di poter amare ma non combatterlo deriderlo o volerlo morto è semplicemente diverso e non lo comprendi ma un giorno l'esperienza che avrai accumulato te lo farà comprendere, vivi e memorizza scrivi esci dalla tua confort zone esci dalle tue amicizie che ti applaudono non esserne vincolato o vincolata sono veleno alla tua creatività accettale ma non farne gloria, non cercare il successo più lo cerchi più si allontana più indebolisci la tua creatività, non odiare mai, lascia che il tuo panorama interiore sia una vacanza perenne, affronta le sventure e gli altri con determinato silenzio solo qualche si, oppure no, non giustificarti mai, oppure poche parole per descrive un fatto, ma il silenzio e la compostezza spiazzano raccontano molto di più della tua personalità Freud Lacan non comprenderebbero figurati gli sciagurati con cui hai che fare !? Dimostra sicurezza nello sbaglio non vantarti di essere l'errore per controtendenza; ma accettalo; nell'errore nessuno si spiegherà il perché il per come si possa avere un atteggiamento tranquillo senza rimorsi sensi di colpa. I sensi di colpa rendono vili, rendono sottomessi non cascare nella trappola morale dei mediocri, E non glielo dire mai, che hai raggiunto il livello massimo di esistenza all'utilità a cui tutti sono proni " non me ne fotte un cazzo di voi e delle vostre regole " ma non dirlo, mi raccomando sarebbe la tua morte. Il silenzio è un'arma mortale a cui nessuno sa sottrarsi. Puoi essere matto, psicolabile, oppure geniale, oppure saggio, oppure, oppure oppure zitto sempre zitto non lo sapranno mai e muoiono nel loro brodo di cappone. E per rosolarli di più racconta la verità fosse una stupida menzogna senza senso e guardali. Lasciali morire di elucubrazioni. Cmq tornando alle mie poesie scritte il quel periodo, scrissi questa che forse è quella che amo di più e parla di me del mio lavoro.
Working Class
e i tacchi li alzo all'alba di buon ora
in cui Dio è plausibile nel buio che scompare
parafrasando vita morte e miracoli
e del cielo la luna è l'ombelico, nel grigio
dove la luce non è luce, e il buio non è il buio
e ogni forma è ombra nel silenzio che confonde
per la sua bontà, ammalia per poi scomparire
intendo alle 5:30 del meridiano di Greenwich
parallelo più parallelo meno, l'ora in cui puoi
sentire lieve l'anima che rifugge dal fragore
più o meno qui, se imprimi le dita sullo sterno
poi all'interno mi si svela come un dono, sale
docile alla glottide, sic et sempliciter e mai lo
diresti dentro i passi lesti che l'anima sfiori l'iride
come le nubi si sfiorano nel cielo, e i germogli di
pensieri siano in equilibrio finalmente dentro un
ritmo circadiano a dire: in sintonia, in asse, con uno
stelo, un petalo, un sepalo, and a thorn upon a summer
morn, a flask of dew, a bee or two, a breeze, a caper
in the trees, and i'am a rose. E fendo l'aria rifluisce
dietro il corpo, s'innalza a pennacchio d'Achille o
Cipputi in ogni caso con gli attributi, mi scontro
con il fresco dell'aurora agili e rapidi siamo entrambi
enjambement doppio passo alla Garrincha guadagno
la vettura non è più tempo di congetture e avvio
il motore nel grigiore di un Bartleby a ore.
sabato 20 settembre 2025
seicentocinquantasette
...eh quindi mi intrufolo in una di queste piattaforme di poeti e scrittori col nome di Kookaburra, La mia volontà è quella di imparare a scrivere, niente più di questo. Non conosco il mondo della scrittura ma ho capito che se scrivo e rileggo quello che ho scritto provo l'emozione di una creazione. Per alcuni anni la frequento e scrivo in bacheca pochissimo confrontandomi con gli altri. La ragione è che non posseggo la loro virtuosità di scrittura e mi vergogno di quello che scrivo è troppo semplice a volte aforistico quasi da santone sulla rupe e i fedeli che ascoltano le mie cagate. " Brava bravo bravo clap clap clap " E mi dicevo mentre scorrevo la lettura di poesie i componimenti degli altri scrittori " ma che cazzo scrivo !? " Eppure anche se molte non ne capivo il senso sentivo dentro di me che le apprezzavo con le vibrisse e apprezzavo l'andamento metrico oppure la successione dei vocaboli le curve inaspettate del suono insomma era cmq un piacere far parte di una comunità di scrittori, ma c'era una cosa più delle altre che mi fermava. La mia scrittura semplice veniva identificata come di destra o fascista, l'avevo intuito dalle poche volte che avevo postato alcuni mie cose. Non ero discriminato per questo a dire il vero, da questa piattaforma che ospitava una percentuale altissima di scrittori e poeti orientati a sinistra una sinistra che posso identificare come un Democratic Party atta a diffondere woke, gender, transessuale, non in modo pesante pacchiano come uno se lo può immaginare ma sottilmente col senno di poi capii che poteva essere stato un laboratorio di idee. In ogni caso nonostante non fossi discriminato non mi sentissi nemmeno discriminato per essere definito tradizionalista nella scrittura ovvio che per chi mi leggeva, potevo essere di matrice di destra o fascista continuai cmq a frequentare la piattaforma. A volte capii dopo le pubblicazioni d'aver provocato nei lettori poeti e scrittori una sorta di piccolo scherno nei miei riguardi sino ad arrivare al momento di canzonarmi in maniera ironica e però allo stesso tempo quella di spingermi a pubblicare. Per vedere tastare la consistenza della mia personalità, quando si scrive bisogna stare davanti a ciò che si scrive, in quel momento sei scrittura la verità di ciò che vai a divulgare. Lo scrivente è la chiave di lettura dei testi per comprenderli. Non solo, raramente scrivevo brevi aforismi per non sbilanciarmi e ottenere commenti sgradevoli ma amavo dilettarmi in scrittura sperimentale, un modo diverso di propormi con i componimenti che però non pubblicavo per timore di commenti altrettanto sgradevoli minacciassero la mia timida personalità . Distruggere radere al suolo la grammatica consueta sintassi la struttura del linguaggio con cui si comunica e ricomporlo in altro modo. Quindi vivevo la scrittura in due aspetti paralleli se non di più. Prosa tradizionale, scrittura sperimentale flussi automatici di realizzazione, una sorta di cut-up con varianti di creazione, calligrammi, tautogrammi, haiku. La spinta a scrivere e a realizzare è sempre stata forte in me e non ho mai fatto fatica a scrivere e nemmeno ho mai avuto il momento non sapessi cosa scrivere. Avrei potuto esserne vittima, ma scrivere 5, 6, a volte 8 ore al giorno per almeno 15 / 20 anni mi hanno tolto il tappo in testa oltre ai confini che mi imponevo: questo lo posso scrivere questo no, tutto andava scritto piacesse oppure no l'oro non si trova in solitaria è sempre nella terra bisogna liberarlo dalla terra a quel punto la creatività diventa una fonte che irrora tutto il cervello sgorga vita natural durante. La prospettiva della vita con la scrittura si deforma, con la stessa prospettiva guardi e osservi il mondo che diventa soggetto ogni cosa è soggetto un potenziale atto inerte o vivente per la trama di ciò che andrai a scrivere. Ma non è di questo volevo scrivere. Il prologo è necessario per far capire il luogo il clima morale etico in cui mi trovavo. I migliori poeti e scrittori tiravano la corsa con i loro componimenti, mentre gli altri li seguivano a ruota, così mi pareva fosse la trama di quello scrivere. Il migliore davanti gli altri gregari dietro. Ma di realizzare un altro linguaggio poi immaginare un altro mondo possibile non se ne parlava, almeno questo era quello avevo capito. Non facevo parte degli allinearti. E un giorno però, uso il passato remoto: mi ruppi le palle di questa sorta di gerarchia mafiosa rapito dal nervoso scrissi alcune poesie a questi soloni, che qui vi ripropongo in versione più aggiornata. E ve lo dico col cuore: le scrissi e poi le lessi per postarle sulla piattaforma mi dissi senza vergogna: geniali. E però per essere geniali avevo dovuto incazzarmi come una bestia e il meglio sarebbe uscito da me e non lo sapevo, anche perché percepii subito quelle poesie non potevo averle scritte io le lessi come le avesse scritte un altro dento di me. Cerco le poesie nei file e le ripropongo.
Gen. X ( De. Ad un poeta )
Il lemure intellettuale entra nel baccanale
glissa l'iperboreo, muta strategia, prilla la carega prilla
con una vera maestria cick si gira è alla regia
poesia invisibile al plausibile per applausi e contenuti
con sapienza l'incontinenza, del verbo in maldicenza
scientifica è l'utenza, migliora l'evidenza in un rito
libero stabulario trito e ritrito di eburnei glutei accodati
la cui pratica del dileggio ed ermeneutiche sociali
sono abitudini sleali. Punto, ti invio 4 penne da
codardo da ruminare in solitudine in campo largo.
Il genio imbecille.
Si spara la posa, in prosa
il genio imbecille, simula
amplessi in forma di rosa
solo un coglione applaude
e pensa sia arte amatoria
Heimat ( dedicata ad una poetessa )
Non ha ancora digerito Jane Austin
la maestrina si dà da fare
la parte peggiore e migliore di me
rammenta: se avesse orgasmi in versi
avremmo una poeta in meno
e una donna in più
...eh dopo averle pubblicate la piattaforma si bloccò per qualche ora. Riprese come al solito, ma dopo due settimane mi impedì di entrare e dovetti lasciarla << Eh tre colpi di pistola !? E' chiaro non ti fanno più entrare !? Saran mica tre poesie da dedicare a una persona !? >>
giovedì 18 settembre 2025
seicentocinquantasei
...eh vado su una piattaforma in rete dove ci sono prevalentemente americani scrivono in inglese vabbè non ci capisco un granché ma cmq traduco con Google quando mi interessa tradurre, ma guardo le foto e soprattutto disegni e apprezzo una sorta di spontaneità non trovo in Italia. Si son matti, cioè se capiscono non ami il Democratic Party ti cancellano dalle amicizie una roba da Fascisti Partigiani da guerra Punica . Però lo capisco son americani le pistole al cinturone bang bang bang ( mentre sto scrivendo c'è un negro al balcone non lo vedo coperto da una fronda larga di un albero è nel condominio di fronte al mio 100 metri urla con la moglie in Nigeriano ed è uno spettacolo aural sex, c'è lei gli tiene testa con più calma astuta e aspetta secondo me, " andiamo a letto ti scarico bene a modo per un po' non mi rompi le palle " ha iniziato ad abbaiare un cane il negro ha alzato il tono il cane segue la voce del negro un altro lo sente s'è messo ad abbaiare anche lui c'è venuta una cagnara all'1 e mezza di notte mentre due ragazze bellissime in bicicletta passano e si mettono a ridere, esco dal balcone le guardo e dico cazzo !? ) Cmq c'è un post di una tipa su questo social americano che dice felice entusiasta " i got the fancy kookaburra ". Ora mi è venuto in mente circa 23 anni fa in rete, la rete non era frequentata molto e scrivevo su una piattaforma col nick name di Kookaburra. Scrivevo poesie e siccome non ero molto capace avevo scelto questo nick name di uccello australiano per simboleggiare la mia incapacità musicale. Il Kookaburra ha un verso tipico che reputo selvaggio ancestrale che non è come un Usignolo quindi mi piaceva si adattava molto alla mia persona. Vado nei miei file vecchi e cerco una poesia di Kookaburra le ho trovate. Ne pubblico alcune. Allora alle poesie davo un titolo.
Gelosia:
Il settimo giorno Dio riposò.
Verosimilmente anche il Demonio riposa.
Solo i tuoi mostri non riposano mai !?
Neoliberismo:
Il sole fu invitato a uscire, troppo volgare.
La luna a uscire, troppo triste.
E non fu sera e non fu più mattina.
Quattro pedalate:
Alle porte della primavera il super io.
Scamone all'aglione, sale, latte di caglio.
Latte di pecora da gregge, pennicilium roqueforti.
Un tozzo di pane; baulone all'olio dalla gobba taurina.
Crosta friabile, cuore di mollica, l'immancabile lambrusco di Sorbara.
Nel bicchiere del circolo ricreativo anziani col cappello.
Il servizio ottuagenario " si mangia se il cameriere c'ha memoria "
Si beve se ti vede " taci mi ha visto !? ". Ho speranze di vita qui.
Ho a tergo una toponomastica offuscata del deserto del Gobi.
70 km in bicicletta. Gli ultimi 30 in lingua salmistrata penzolante da cagnone al canile.
La supervisione di Sant Antonio Abate a tenermi compagnia.
Sottotitoli esponenziali in emorroidi al barbecue marchio registrato.
Un cardo nel culo senza requie senza pietà.
L'ottuagenario mi porta il cibo.
Scatta la rissa. Forchetta e coltello a 4 ganasce.
lunedì 15 settembre 2025
seicentocinquantacinque
...eh cosa ho capito di queste due categorie dell'esistere cioè la differenza tra aderire alla sinistra e aderire alla destra !? << Eh si ! >> eh dunque. La sinistra ti insegna ad essere di sinistra. Quando sei di sinistra hai un concetto di libertà innervata di verità ideologicamente preparate propagandate la consideri inoppugnabile. Naturalmente libertà non è più libertà se non rientra nella struttura ideologica di sinistra e lo comprendi se sviluppi un'idea di libertà fuori dai canoni ideologici. Fuori da questi canoni sei eretico se ti va bene ma si predilige tacciare di fascista chi non è orientato ideologicamente a sinistra. A destra non c'è questo modo serrato di propagandare libertà ideologica, non si è impediti di sviluppare un concetto di libertà autonoma individualista anche se l'ideologia di destra può essere altrettanto forte a quella di sinistra ma non inghiotte come un mostro l'individuo e non lo risputa in terra a sua immagine e somiglianza odio emaciato rovinandogli la vita per l'eternità del presente ....eh