giovedì 3 ottobre 2024

seicentoquindici

 ...eh entro in bar, il coijone il restailyng chattano a onde corte tra loro birre per ciascuno da compagnia poi si smarriscono nel giardino di calce e cemento di nome ade in una vettura anonima dal colore salutare e io non saluto per pigrizia manifesta loro nemmeno ci stiamo sul cazzo a vicenda << Eh quando le cose sono chiare uno si congratula con le coincidenze ! >> eh la loro vettura sbuffa una quarto di maiale se ne vanno. A cura delle olive ascolane mi dedico un'idea sonora a tavolino per i cazzi miei. Il muto insiste con la sua lingua arcaica e in codice a intrattenermi ma io se sono ferrato da cavallo ai cazzi miei ci tengo, lui capisce e mi lascia nella mia stalla a rimuginare la mia biada. C'è una lieve diatriba maschile femminile " andiamo di qua o di là !? " mi intercetta sulla frequenza del sonnambulo il quale mi sussurra " ma va un po' dove cazzo ti pare !? ". Alcuni gesuiti yankee dai fiori immatricolati: non decido mai un cazzo di niente nella mia vita vengo con voi, si denudano bla bla bla con cianfrusaglie di tipo paesaggistico gastronomico in coda tra le gambe. Ho il testamento del ludibrio che mi si snocciola nei dettagli è una gran cannonata col silenziatore per la prossima stabilisco la trama, questa mi ha preso di sprovvista. Non è contemplato amare nel mio asset emotivo, tuttalpiù posso stimare che non ho la necessità di palle da giocare da mettere in stiva evviva la vita non cerco e non trovo la mia affinità cultural sessuale e psicologica è un programma che riconosco al primo battito di ciglia al primo sguardo al primo campanello di squittio << Eh tutto in alto mare ! >> eh ho la mentalità increspata dall'ambient se c'è un rigurgito di stantio modaiolo che mi fa starnutire, metto la trappola per le volpi: acchiappo la tundra il lupo la lupa i cuccioli quella brezza di libertà mi solleva il pelo e mi accovaccio nell'idea del letto...eh                     

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