venerdì 9 agosto 2013

settantaquattro

Eloise ha la sfiducia che le attraversa gli occhi. Socchiusi al mondo che vede, non le piace, non lo dice. Poiché in quel mondo, ci deve vivere nella sfiducia del bisogno che sorride. Simula tacendo la concordia, che noti sulle labbra tumide di rossetto lucido e che prova; nonostante la sfiducia che mi esprime la quale si dilegua al proferire del suo nome di battesimo <<...Eloise...>> per poi aggiungere quello di suo figlio, con titubanza normalità, l'attende da qualche parte con qualche amica, sorella, madre, parente, chissà se è madre. Forse nemmeno il nome è reale. Eloise ha il corpo giunonico, i seni grandi, i fianchi larghi, i glutei danzano, bella, giovane, con gli occhi neri intensi. Nuda è piena di normalità, di erotismo. A volte sento la sua voce che mi dice <<...amore!...>>. e la compagnia di una risata allegra dentro che m'illude: è preferibile l'illusione al nulla se sei costretto a vivere.        

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