martedì 13 agosto 2013

ottantanove

Monaco di Baviera. Alcune papere con i cuccioli a seguito legati ad un filo invisibile radenti al muro, color vinaccia luminoso nella giornata assolata, trotterellano sino all'angolo, una sterzata rapida tornano freneticamente indietro; cercano la via che non trovano per raggiungere il parco attraverso gli alberi poco distanti, si immergeranno nel verde lontano da tutta la gente che sta osservando; la polizia non sa che fare. Se attendere che le cose si sviluppino positivamente, oppure chissà. Accompagnarle. Imbocco il tunnel rivestito di mattonelle da bagno blu rosse lucenti, risalgo, mi rimetto nel caos della città seguendo la coda di vetture che mi precede. In tedesco coda si dice - stau - sull'arteria cittadina; vetture allineate l'una all'altra paaiono vagoni d'un treno eterogeneo; con lo scarico delle marmitte sforacchiano l'aria colmandola di smog; per gli occhi che si abituano al traffico di soste partenze dai semafori; nei rallentamenti superiamo i lavori in corso. Questo lavorare rimaneggia la viabilità che devia il traffico, siamo in un tunnel traffico che scorre a disagio. Alla mia sinistra lo stadio, cattedrale che vidi in televisione da bambino nella mia casa in Svizzera durante i mondiali di Germania 1974; Seep Maier, Berti Vogst, Paul Breitner, Hans-Georg Schwarzenbeck, Franz Bekenbauer, Rainer Bonhof, Jurgen Grabowsky, Wofgang Overath, Gerd Muller, Uli Hoenes, Bernd Holzenbain, all.Shon conoscevo a memoria le squadre che giocarono la finale; Jan Jongbloed, Wim Suurbier, Arie Haan, Wim Rijsbergen, Ruud Krol che venne in Italia, Wim Jansen, Johan Neeskens, Willem van Hanegem, Johnny Rep, Johan Cruyff, Rob Rensenbrink; All.Rinus Michels; l'enorme lancia dal pomello rotondo si erge in cielo, l'anello circolare a molti metri di altezza il panorama sulla città, la punta sbuca scorre verticale si assottiglia verso l'infinito. E rivedo le papere con loro cuccioli legati al filo invisibile radenti il muro color vinaccia; il tunnel rivestito di mattonelle da bagno, la risalita;  prima del ponte sul fiume, si sterza per trovarsi immersi nel verde; come mi disse la ragazza che incontrai quando parcheggiai sul viale: dopo il ponte laggiù, avrei dovuto svoltare a destra; una volta svoltato ci si tuffa nel bosco presso il corso del fiume <<... lo zoo ? lo trovi proprio di fronte a te...>> .         

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