domenica 3 luglio 2016

quattrocent'ottantatrè

 Pulp :)

Ronnie Kippa è seduto al tavolino per mangiare l'amburger, esco dal bagno non mi riconosco. Sono sdoppiato, colui che vedo è Zen, eppure sono qui. Sento di essere gemello monozigota. Mi siedo con Ronni Kippa discutiamo delle muse che son tutte, tranne nostra madre. Poi il discorso cambia si fa più profondo, discutiamo della trama di Star Wars, su cui non siamo d'accordo. Lasciamo perdere gli atriti tra noi, insormontabili. Discutiamo di cibo, ci infastidisce come l'amburger sia preso di mira dai dietologi, intellettuali, mentre li mangiamo con voracità gusto, mandiamo a quel paese l'intellighenzia a imprecazioni come raccomandazione; siamo nella Nazione in cui la raccomandazione è necessaria per tutte le attività; sorseggiamo la birra a doppio malto, ruttiamo in coda da animali del sabato sera con gli occhi lucidi di alcool. Per magia mentre mi avvicino, la barista che serve le birre assomiglia a Wanda Flintstone, viceversa da lontano seduto con Ronnie Kippa le vedo nel cranio una stalattite fissa come bandiera americana sulla Luna, appesa al soffitto del cranio una stalagtite retta dal filo d'acciaio è semaforo all'incrocio. A terra lo spartitraffico tratteggia di giallo la modernità. Vestita da sposa come manichino nel negozio di abiti da matrimonio, ride a crepapelle della famiglia Flintstone di cui fa parte. Tradisce il marito durante la festa d'inaugurazione che le autorità presiedono svelando la statua della fertilità ai cittadini, chiamati così. Un somaro in maglia da supeman dalla virilità priapesca cui si legano monili oggetti apotropaici per allontanare la sfortuna ed evocare il piacere, fissa alla statua la targa che recita - questo si che è superuomo -  L'islam contrario alla democrazia che offende, invia una fatwa. Dalle autorità viene indetta una conferenza stampa per cercare di spiegare ai cittadini il perchè si deve demolire la statua appena inaugurata. La ministra indossa il chador, ama il burqua, nel suo guardaroba conserva il niqab, regalatole da una sguattera emancipata dell'Islam: non sà che pesci pigliare si consulta con un'amica prima del discorso ufficiale, la quale le consiglia di prenderne uno a caso tra i vari Imam, dopo avergli alzato la veste ne colpisci uno per insegnare a tutti, ammorbidisci la posizione integralista e lo distendi. Come sempre le donne sanno il fatto loro e sono convincenti, anche l'uomo stupido comprende l'arte dell'eros. La guerra di religione è fuori da ogni problema. I cittadini possono continuare tranquillamente a credere alle favole, alle sciocchezze, ai maitre a penser che fingono di pensare, i cittadini d'essere cittadini con le ragioni dell'asso sotto strozzo, al gioco della briscola, artisti di essere unici ecc. L'importante è consumare. Apro gli occhi, mi pare di avere avuto un incubo di cui non ricordo un gran chè. Guardo l'orologio sul comodino sono le 05:10 del mattino tra poco suona la sveglia. Rimango con gli occhi aperti sul letto, guardo il silenzio sui tetti delle case, le antenne, gli alberi, i balconi, le finestre aperte dal caldo, si muove sulle superfici lieve l'aurora in penombra, la vettura accende il motore nel cortile del condominio a fianco; penso che d'inverno la cosa che faccio appena sveglio sia recitare preghiere, creo un vortice, che mi fa sorridere e di cui non sono consapevole. D'estate quasi mai, però mi curo di non abbandonare quel fuoco che arde e mi consiglia la preghiera prima di uscire. Mi alzo cerco il fresco del pavimento in marmo, cammino a piedi nudi. Preparo la colazione.   
           

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