venerdì 13 settembre 2013

centocinque

Al risveglio m'imbatto in una giornata ordinaria e sorprendentemente votata al sole; che ti squaderna l'animo quieto nella somiglianza; poi il pomeriggio. Splendente mansueto, alterca a ritroso con l'inverno in un glorioso tributo di germogli bianchi acerbi appesi ai rami. E tu ti accosti come il vento s'accostasse in un refolo ai fili d'erba, decido per una passeggiata improvvisata distensiva. Con poca acqua nella bottiglietta infilata in tasca; mi avvio cammino sullo sterrato a fianco di mio figlio, come fanciulli osserviamo, egli mi mostra i canali d'irrigazione scorrere ai lati con quelle sterpaglie seppur rinsecchite si agitano tra la vivezza dei colori, via via sono un bel paesaggio da ammirare; un dente di leone sul ciglio del canale in quelle sterpaglie vi affoga, è il desiderio di tutta la natura nel volgersi verso l'alto, diviene studio e domande per mio figlio. Strizza gli occhi abbacinato in contro luce nei raggi s'irrora a terra ventitré gradi. Mi sente, ascolta tentando di capire le mie parole di rimando, le segue, viaggiando arriva ai margini dei primordi, mi domanda se prima di ogni dinosauro <<. è vero che c'era la fantasia ?...>>.      

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