sabato 4 ottobre 2014

trecentoquarantatre



 - Requiescat in pace -


Le vie dell'Inferno, i canali del Purgatorio, i parchi del Paradiso; si fondevano amalgamandosi nella terra su cui vivevo; la postura rigida e orizzontale di ogni corpo, il nome, l'epitaffio morto anch'esso, magicamente vivo nei miei occhi con cui lessi; quelle parole, quelle immagini fisse, foto recenti o sbiadite alla luce del mattino, nello sforzo di proiettarsi nell'eternità, dentro l'uomo poi nell'universo; camminavo tra i sentieri calibrando lentamente i passi, nel volo lieve d'un essere alato il mio interesse si posava sulla lapide di ognuno presso il nome: Brenno la postura da attore consumato; l'accidia di Dolina con gli occhiali; le mani dietro la schiena di Giuseppe; lo sguardo interrogativo di Giovanni; Celestina nel volto dolce l'espressione beffarda; Erio colto alla sprovvista pare voglia ridere; Lorena seriosa; Bruno sorride mostrando i denti bianchi; Ferruccio stringe in mano il calice di vino; Adriano indossa il giubboto invernale; la donna cinese con il numero 66 alla base della lapide; Domenico sfoggia la timidezza; Francesco la sua baldanza; Luigi la sua importanza; Lucio ha il volto dimesso; l'allegria di Rino; Francesca ti guarda sospettosa; Riccardo ha l'ufficio di lavoro alle spalle; a Tina hanno disegnato delle rose presso la foto; Oleh nel giorno del suo matrimonio; Giuseppe nella solitudine della sua stanza; Paolo al ricevimento dubbioso guarda l'obbiettivo; Mauro col cappello siede sulla panchina: un cowboy dal maglione giallo; Nina nella foto ovale antica è sbiadita; seduto sul pontile di un porticciolo d'inverno c'è Gennaro; Ada è nella sua sensualità prorompente e sfoggia i capelli biondi cotonati come la cantante dei B52; Carlo amava Cervantes, Shakespeare, Dostoevskji; Siria non è una donna ma un uomo nel viso scolpito dalla barba corta: guarda; Teobaldo in bianco e nero è scolorito dal tempo; Ida ha la collana nera sulla dolce-vita bianca; Irma rinserrata nel suolino allacciato, sfodera la giacca attillata di partito; Annetta nel suo sorriso; Romolo: Lenin senza copricapo;Romolo ritratto davanti al portico indossa una camicia scura; Giorgio sbiadito ha la cravatta a pois; si abbracciano Maria Pia e il marito; Lea sorpresa di profilo; per Elisabetta sulla lapide: - il buio della morte non reggerà al tuo sorriso solo luce e splendore - Libera e i suoi capelli bianchi il pull-over bianco a rose rosa; Cleomede e Miranda marito e moglie in una foto che li ritae a colori; Luigi, Annunziata, Pier Paolo, Marco e la foto al centro della tomba, di un angelo che pensa; Zeni e la sua fermezza; la bellezza é di Flora donna misteriosa ed enigmatica;  alzai il capo e laggiù riconobbi il Presidente della squadra di calcio in cui giocavo da bambino; claudicante si muoveva tra le lapidi cercando qualche viso che non incontrava più in vita; il viso gli scivolava su ogni lineamento e accarezzava con le mani passando ogni marmo che sfiorasse; osservandolo avvicinarsi nel vedermi distolse lo sguardo; distolsi l'interesse a mia volta, avviandomi all'uscita salutai mentalmente - chapeau a tutti  per le commedie della vostra vita - . Il segno della croce e oltrepassai il cancello.                       
   

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