venerdì 24 ottobre 2025

seicentosessant'uno

 ...eh beh è Venerdì, vado come una spia faccio tutti i servizi che mi hanno dato; l'ultimo carico un cassone vuoto sul camion lo porto ad un'azienda alimentare privata. Di quelle super igieniche gli operativi son vestiti con la tuta bianca da poco normali dei scafandri in nylon. Vado a casa. Sabato, Domenica, Lunedì torno al lavoro, mi chiamano in ufficio. Dico " che c'è !? Il boss mi dice " ne hai fatta un'altra " dico " si però l'ultima è stata 3 anni fa nel frattempo ne ho contate almeno una ventina degli altri " dice " però tu sei sempre tu " dico " con la qualità non ho mai scherzato ci tengo " e aggiungo " questa volta cosa avrei fatto !? ". Hai portato un cassone ad un'azienda alimentare. Il cassone era semi vuoto non vuoto. Dentro c'erano delle casse cimiteriali " dico " vabbeh doveva essere vuoto non l'avevo vuotato io l'ho trovato pronto sul camion e ho pensato fosse vuoto " dice " dovevi controllare " non controlliamo mai se sono vuoti, devono essere vuoti se sono pieni ce ne accorgiamo se sono semi vuoti no " dice " hai sempre ragione: l'azienda vuole sapere i fatti come si sono svolti e la boss è molto incazzata. Ha guardato in questi giorni i giornali locali non ci fosse nessun articolo a riguardo da mettere l'azienda in ridicolo " dico " non sei dell'azienda !? " dice " si ma la boss vuole parlarti " dico okey. La boss mi telefona " ci incontriamo oggi pomeriggio alle 14,30 va bene !? " dico " boss sono malato " dice " quando torni !?" dico " tra due settimane " dice " okey telefonami quando torni ". Passano due settimane ma ho il sentore non siano sufficienti, ne prendo un'altra per sta tranquillo mi faccio tre settimane di malattia. La cosa mi ha traumatizzato è ho bisogno di riposo psicologico per affrontare il giudizio del tribunale su due piedi che mi deve fare la boss. Telefono alla boss " domani ci sono se vuoi quando ci incontriamo !? " dice " va bene al pomeriggio alle 14.30 ". Vado all'appuntamento supplizio dalla boss a piedi per arrivarci tranquillo spossato e per niente litigioso o sarcastico. Alla boss ci voglio bene, mica perché è la boss: perché è psicologa e io sono uno psicolabile tra noi c'è una certa affinità e mi tratta con un saper fare che mi piace sempre attenta alla mia pazzia da uomo silente da non scatenare ma soprattutto con quel dubbio " ci è o ci fa !?". Mi dice bla bla che l'azienda si è preoccupata che non si può portare delle casse cimiteriali ad un'azienda di alimentari. Dico " cioè per noi abbiamo a che fare col pattume tutti i pattumi sono uguali. Se si sono scandalizzati di trovare delle  casse cimiteriali nel cassone gli ho consegnato io non ho colpa se sono superstiziosi !? Mica c'erano dei morti nel cassone !? Dice la boss " molto rumore per nulla !? " Dico boss nella vita se si vuol vivere con un certo senso della misura, bisogna essere razionali " Dice " si okey però ti devo dare dei giorni di sospensione l'hai fatta troppo grossa " dico " dammeli, e quanti !? " dice " tre, son buona, avevo pensato a 5 ma son passate tre settimane e il nervoso mi è passato " dico " okey boss vada per tre giorni. Senti boss, non è che me li puoi dare per Natale sto in famiglia o per l'ultimo dell'anno così festeggio vado in baracca da una qualche parte !? "...eh                    

giovedì 23 ottobre 2025

seicentosessanta

 ...eh l'azienda per cui lavoro assume un Manager. Esperto del settore ma non del nostro lavoro specifico. Dopo un periodo di ambientamento lavorativo entra operativamente nel nostro reparto. Ci sono migliaia di articoli da considerare se in produzione o in altre fasi di lavorazione. La prima cosa che fa oltre al lavoro è creare delle alleanze con i collaboratori miei colleghi. Dividere quindi il reparto in collaboratori efficienti e meno efficienti. In realtà sono efficienti coloro i quali accettano l'alleanza e meno efficienti coloro i quali non accettano la sua alleanza di servitù a zerbino signorsì. Le cose diventano un fastidio per me quando l'ultima arrivata in azienda alleata del Manager in modo stentoreo mi ordina di fare una determinata cosa. Rumble rumble rumble dico va bene " è sotto l'influsso di potere datole dal Manager e cerca di regolare i conti che ha in sospeso con me e che non sapevo ci fossero ". Poi però lo fa un altro, poi un altro e un altro ancora. Una mattina prestissimo entro a lavorare ci sono solo io in reparto, inizio il turno. Accendo Radio Maria dopo il rosario, la messa, c'è una voce femminile che recita alcune frasi di un testo " In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio, il Verbo era Dio " Giovanni l'Apocalisse. Rumble rumble rumble mi dico non è un caso questa frase, che cazzo mi ha voluto dire !? Rumble rumble rumble, mi avvio in direzione di un cassetto di una scrivania che so essere del Manager. Apro prendo l'Agenda personale del Manager dove annota tutte le fasi di lavorazione e lo metto nel mio zaino << Eh l'Apocalisse !? >> eh sull'Agenda il Manager scrive ogni cosa, il Verbo. Il Verbo era presso Dio, la scrittura gli dava potere di memorizzare . Il Verbo era presso Dio cioè fin che avesse avuto il Verbo avrebbe avuto potere. Sparita l'Agenda è sparito il potere. Il giorno dopo il Manager si accorge di non avere più l'Agenda. Tutto il reparto è sgomento per solidarietà si mette alla ricerca dell'Agenda. Dopo qualche ora di ricerche infruttuose si arriva a stabilire che l'Agenda è stata trafugata da qualcuno. << Eh ma va là !? >> eh nessuno ci aveva dato peso all'Agenda tanto che era lì in un cassetto aperto chiunque avrebbe potuto prenderlo, ma dal momento che sparisce tutti si rendono conto che sia per il Manager e sia per loro è di un'importanza fondamentale. Nessuno più può vantare la propria autorità di fronte a qualcun altro. La cosa migliore a quel punto è cercare la miglior collaborazione. Nel frattempo però Manager e alleati cercano il colpevole del furto, e individuano me che taccio non dico mai nulla. Naturalmente so che nessuno può incolparmi con certezza ed è solo un'ipotesi la loro che non considero come oltraggio ma che mi diverte molto è come avere in mano i loro coglioni e stringerli di tanto in tanto per vederli soffrire e io amo vedere soffrire i presuntuosi. A volte il Manager sospirando chiede al cielo in modo che io possa sentire " salterà fuori l'Agenda !? " a volte gli rispondo da lontano " abbi fede signor Manager prima o poi salta fuori " dice !? " dico si " quando !? " se Dio vorrà !" ma se io non credessi in Dio !? " secondo me è per volontà divina che l'Agenda è sparita !? " allora lei mi dice che devo credere !? " si perché se no non è bello vivere senza una fede !? ". L'autorità del Manager degli alleati col tempo è venuta meno, tanto che l'Azienda saputo il " fatto, della sparizione dell'Agenda " si divertiva a raccontarsi nelle alte sfere di come se vai in mezzo agli sciacalli ai serpenti ai coyote col foulard chic la giacca di Trussardi i calzoni di Armani le scarpe di Pollini e dai degli ordini torni indietro pieno di merda e sei fortunato a puzzare di merda ad aver conservato braccia e gambe !? Una mattina molto presto di molti mesi dopo inizio il turno accendo Radio Maria dopo il rosario e la messa sento questa frase " prima di confessarti e prendere l'ostia vai dai tuo nemico e riconciliati " rumble rumble rumble. Dico son 30 anni non mi confesso e non prendo l'ostia, forse è ora ! Vabbè gli faccio saltare fuori l'Agenda. Dico ad un alleato zerbino che ho delle informazioni importanti e che so chi ha trafugato l'Agenda. Che però non posso rivelargli il nome lui mi dice che okey l'importante è che salti fuori l'Agenda. E gliela faccio riavere. Il giorno dopo immagino che l'Agenda sia in mano al Manager per esser consultata. Chiedo informazioni sottobanco a colui a cui l'ho ridata. Mi dice " non credo che gliela daremo l'abbiamo fatta sparire per sempre". Hai avuto una buona idea sai !? Dico: quale !? Quella di rubargliela per dei mesi, non vedi che da allora il Manager ha le orecchie basse !? Che le cose vanno meglio si lavora con più tranquillità !? Poi vedi come l'Azienda lo tratta !? Non ti fa ridere !?...eh                                

giovedì 16 ottobre 2025

seicentocinquantanove

 ...eh avevo un'amica anni fa, incontravo spesso durante la settimana ed era carina molto intelligente più giovane di me di molto ed entrambi avevamo scoperto di avere la stessa passione per la scrittura. Lei in un modo professionale capace ma che io detestavo per conto mio di provenienza culturale troppo chic in rete, io nel mio modo per lei non era condivisibile se uscivo da tutta la grammatica sintassi per dire quello che desideravo dire per questo mi reputava non allineato alla perfezione che bisogna tributare alla corretta scrittura al corretto modo superficiale del vivere e ad altre perfezioni mortifere avevo capito mi detestava, tacevo la nostra antipatia occulta quando la vedevo anzi ero sempre gentile anche se burbero. Poi quando invece usciva dalla sua forma chic pedagogica, apprezzavo il suo modo di scrivere lo stile che è quello tipico femminile di chi scrive le donne se sono brave a scrivere arrivano fin lì di più non ce la possono fare: però l'argomento andava a descrivere che delineava nei suoi frammenti mi era di una noia che mi cascavano le palle mi dicevo" cazzo se questa chic aperitivo spiagge esotiche piena di bella gente con la faccia di merda avesse lo slancio per inventare uscisse dalla monotonia delle sue tragedie sarebbe bravissima " pensavo di aver capito la vera ragione di quello scrivere per lei fosse di ricevere più ragioni per le ingiustizie commesse ai suoi danni che non per sensibilizzare i lettori al tema; come se non ne fosse ancora uscita mentalmente da quei torti soprusi quindi li viveva con un sentimento di riscatto di rabbia. Comprensibile ma che non la facevano decollare né ai miei occhi e forse nemmeno dalla vita che la tratteneva. Te ne accorgi quando la scrittura vola ed è una farfalla la sua era una falena zio cane con in groppa un missile a cipollotto con la barba una barba che non ti dico leggere quello che scriveva e gli stavo sul cazzo e più ci vedevamo e più le stavo sul cazzo; sapevo però che era intelligente per questo non provavo la stessa antipatia. Negli ultimi tempi prima che non ci vedessimo o sentissimo mai più, era diventata anche rognosa ma nemmeno rognosa ho mai provato un sentimento di rancore o fastidio era che era troppo inquadrata nelle scemenze dell'esistenza rantolava come una gallina allo spiedo avrebbe voluto se avesse potuto. Poi non so magari è andato tutto come voleva allora sono contento a volte può essere una grande soddisfazione dopo tanto soffrire raggiungere dei traguardi si diventa migliori di come si era si matura si diventa grandi si arriva a gestire i propri successi con avvedutezza e calma senza isterie niente più scemenze niente rancori, niente invidie, niente antipatie, solo modi diversi di intendere la vita e le sue sfumature...eh                   

domenica 5 ottobre 2025

seicentocinquant'otto

...eh quindi di getto ne scrivo altre di poesie. E mi accorgo che l'impeto è autobiografico: sono tutte rivolte alla mia persona nella ricerca di uno spazio e di una identità che ancora non mi definisce. Ho compreso però che in un qualche modo mi sono sbloccato. Non ho più quel sentimento che mi fa dire essere timore reverenziale. Scrivi ciò che sei, come vivi, quali sono i tuoi sogni le tue delusioni, scrivi dell'amore tuo e di quello degli altri per come lo vedi, del tuo lavoro, dei rapporti di forza, delle ingiurie, delle ingiustizie scrivi i tuoi momenti di felicità e di scoramento, scrivi qualcosa che non vale nulla ma tu resuscitalo agli occhi e rendilo eterno anche se nessuno lo leggerà, metti sulla brace le tue insicurezze e bruciale è sacro e il sacro le annienta, guarda il mondo e se ne sei capace canzonalo, canzona i narcisisti, canzona chiunque ti stia semplicemente sulle palle ma non farlo se provi per lui o per lei una sorta di invidia sociale , non essere invidioso mai, non amare ciò che non senti di poter amare ma non combatterlo deriderlo o volerlo morto è semplicemente diverso e non lo comprendi ma un giorno l'esperienza che avrai accumulato te lo farà comprendere, vivi e memorizza scrivi esci dalla tua confort zone esci dalle tue amicizie che ti applaudono non esserne vincolato o vincolata sono veleno alla tua creatività accettale ma non farne gloria, non cercare il successo più lo cerchi più si allontana più indebolisci la tua creatività, non odiare mai, lascia che il tuo panorama interiore sia una vacanza perenne, affronta le sventure e gli altri con determinato silenzio solo qualche si, oppure no, non giustificarti mai, oppure poche parole per descrive un fatto, ma il silenzio e la compostezza spiazzano raccontano molto di più della tua personalità Freud Lacan non comprenderebbero figurati gli sciagurati con cui hai che fare !? Dimostra sicurezza nello sbaglio non vantarti di essere l'errore per controtendenza; ma accettalo; nell'errore nessuno si spiegherà il perché il per come si possa avere un atteggiamento tranquillo senza rimorsi sensi di colpa. I sensi di colpa rendono vili, rendono sottomessi non cascare nella trappola morale dei mediocri, E non glielo dire mai, che hai raggiunto il livello massimo di esistenza all'utilità a cui tutti sono proni " non me ne fotte un cazzo di voi e delle vostre regole " ma non dirlo, mi raccomando sarebbe la tua morte. Il silenzio è un'arma mortale a cui nessuno sa sottrarsi. Puoi essere matto, psicolabile, oppure geniale, oppure saggio, oppure, oppure oppure zitto sempre zitto non lo sapranno mai e muoiono nel loro brodo di cappone. E per rosolarli di più racconta la verità fosse una stupida menzogna senza senso e guardali. Lasciali morire di elucubrazioni. Cmq tornando alle mie poesie scritte il quel periodo, scrissi questa che forse è quella che amo di più e parla di me del mio lavoro. 


Working Class


e i tacchi li alzo all'alba di buon ora 

in cui Dio è plausibile nel buio che scompare

parafrasando vita morte e miracoli 

e del cielo la luna è l'ombelico, nel grigio 

dove la luce non è luce, e il buio non è il buio

e ogni forma è ombra nel silenzio che confonde 

per la sua bontà, ammalia per poi scomparire 

intendo alle 5:30 del meridiano di Greenwich

parallelo più parallelo meno, l'ora in cui puoi

sentire lieve l'anima che rifugge dal fragore 

più o meno qui, se imprimi le dita sullo sterno

poi all'interno mi si svela come un dono, sale 

docile alla glottide, sic et sempliciter e mai lo 

diresti dentro i passi lesti che l'anima sfiori l'iride

come le nubi si sfiorano nel cielo, e i germogli di 

pensieri siano in equilibrio finalmente dentro un 

ritmo circadiano a dire: in sintonia, in asse, con uno 

stelo, un petalo, un sepalo, and a thorn upon a summer 

morn, a flask of dew, a bee or two, a breeze, a caper 

in the trees, and i'am a rose. E fendo l'aria rifluisce 

dietro il corpo, s'innalza a pennacchio d'Achille o 

Cipputi in ogni caso con gli attributi, mi scontro 

con il fresco dell'aurora agili e rapidi siamo entrambi

enjambement doppio passo alla Garrincha guadagno 

la vettura non è più tempo di congetture e avvio 

il motore nel grigiore di un Bartleby a ore.