martedì 10 marzo 2020

cinquecentocinquantacinque

........tra un mese, chissà: sarà tutto finito e queste restrizioni chiusure forzate: le città fantasma nelle ore serali imposte, ci avranno cambiato emotivamente nell'intimo in profondità sino a dove noi non ci conosciamo né ci comprendiamo più. E avremo l'idea di essere scampati ad un disastro imminente che riguarda tutti e non solo alcuni, dopo essere stati un obbiettivo a caso della possibile sciagura provocata dal virus che si può rivelare mortale in alcuni casi: sapremo ciò che più ci salva nei momenti di sconforto ciò che ci rincuora ciò di cui abbiamo più bisogno indipendentemente dalla ricchezza che ci separa da individuo a individuo poiché in una situazione del genere siamo divenuti più uguali più necessari di come volevamo supporre poter credere da tempo, troppo tempo. Mentre passeggiavamo in narcisistica postura senza alcun dubbio né remora come divinità quasi compiute racchiuse nell'alveo cucito alla moda e da dove si guarda il resto del mondo con soddisfazione: ora non più. Forse chissà, fra un mese di passione e potremo ricominciare con uno spirito dilavato arricchito di umanità.....      

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