domenica 27 aprile 2014

trecentodue


 - Pasqua -


 ...l'uomo con la carriola sul campo arato: su quello attiguo ondeggiano le corolle d'innumerevoli fiori gialli; la salita del cavalcavia con i veicoli in corsa sotto l'autostrada; la casa colonica abbandonata e nello spiazzo il  trattore arrugginito; la vettura che supera il cancello in ferro battuto raggiungendo la villetta bianca; le gambe esili della suora corrono da un marciapiede all'altro scuotendo i colori delle vesti al sole; l'uomo in camicia e mutande corre in tondo nel cortile di casa; il piccione pezzato becca il ciuffo d'erba; il paio di scarpe abbandonate raccontano innumerevoli vie; una coppia in tuta corre ignorandosi con gli auricolari negli orecchi: scambiandosi alcuni segni lui la supera; nella panchina limitrofa c'è chi parla di uffici amministrativi, di livelli contrattuali, e cancellerie; la donna si avvicina al cane guardandolo correre gioioso verso alcuni sconosciuti; uomini di colore seduti conversano tra loro assaporando l'incorruttibile ozio; il ragazzo osserva il mondo del suo piccolo cane fatto di odori tra le gambe di donne dell'est europeo; la donna che seduta inforca gli occhiali da sole col fazzoletto nero a coprirle il capo è mussulmana: si alza e se ne và; il vento porta i rumori della strada spegne la luce con le nubi posizionandole contro il sole; il clochard ha poche cose con sè, sta seduto nell'angolo e fuma dalle narici del naso bitorzoluto; due ragazze giovani passano vestite uguali, una col maglione bianco cinto in vita controlla il cellulare fermandosi sul piedistallo del monumento; la piccola donna dai capelli biondi corre nel parco girando in tondo; il semaforo tra gli alberi all'incrocio regola il traffico che non c'è; il sole si ribella alle nubi e ridisegna pesantemente il giorno con l'unità dei raggi; la chiesa di rito bizantino è chiusa; il pomeriggio sta traslocando inoltrandosi nella sera; il negozio di cianfrusaglie è aperto anche per Pasqua; il rumore d'un velivolo nell'atmosfera troppo in alto per essere visibile; chi si mette il maglione, e chi non si è mai tolto il piumino da dosso; mentre il ciclista passa a tutta velocità il podista rallenta e lo aspetta attraversando subito dopo l'incrocio, lo vedo scomparire correndo dietro un angolo di una casa dell'ottocento; un gruppo numeroso di magrebini sotto l'albero stanno seduti  sul muretto facendo chiasso; nel giardino dietro la rete le primule con le macchie scure sul cuore recitano le nano bellezze le rose gialle nella vasca di cemento le bellezze segregate e sotto la tettoia alcune biciclette rimangono parcheggiate; guardo in alto e il nero tenue d'un inchiostro come inquinando la giornata compare tra i colori; in terra rende polveroso la percezione unanime della giornata che si avvia al declino; disegnando a cumuli nembi, animali e volti, oggetti e corpi astratti sul firmamento...                

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