- la bottiglia -
consumai la vita
sentendomi prosciugare nel midollo
tra risate e parole insensate; di notte
mi abbandonarono sui gradini del teatro
illuminato nel silenzio; dove il vento a
refoli mordeva il collo entrandomi
nelle invetrate membra, sino al
ventre in un fremito ancestrale
suono antico di cui nulla sò
osservavo la mia postura
rigida di verde con
l'etichetta in vista
come un piccolo
monumento
a memoria
di corpi e spensieratezze
sino all'alba; quando una mano
mi prelevò gettandomi nella campana di vetro.
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