domenica 9 giugno 2013

ventisei

Sto qui, nell'illusione di esistere per qualcuno che non c'è, che non mi vede, non essendo. Ma non so che farmene nemmeno per chi c'è, se per costui esisto, come entità vaga e numerosa, confondibile al tutto e al nulla. E nel non parlare, mi esprimo su ciò che penso, non avendone memoria per il mio divagare negli angoli del senso ultimo; così per ultimo, sancisco al profondo me: la vita non è altro che un'illusione in rapporto ad altri; confina e non esiste per nessuno, nella sostanza di un sentimento che morendo vive, nella realtà di un'apparenza.

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