sabato 29 giugno 2013

cinquant'uno

Sophia si trasforma sempre, di volta in volta, pur mantenendo il corpo di una bellezza olimpica. Nuda è uno schianto di misure dentro la perfezione dell'inizio. Pare sciocca, ma non lo è.  Forse è solo priva della consapevolezza ultima, che ci fa muovere e ci indica il senso di noi e pare che sia così come chiunque possa intuire, quando le guardi il viso la bocca e la lingua, che ne dà riscontro a volte con frasi brevi, non sempre chiare con il bisogno di incollarle tra loro per comprenderle, ma è solo un'impressione. Oppure la consapevolezza ultima, l'ha rimossa per breve tempo nell'intento di mantenerla candida, la usa poco. In realtà altre volte dà l'impressione che non sia necessario essere in certe circostanze, piuttosto è importante la dimensione chiara non farraginosa, a tal punto da non sentir l'inquietudine. Sorride nell'ingenuità della vita di chiunque, per poi adombrarsi, considera l'inferno come necessario e inevitabile. Ama i fiori, le rose soprattutto, e le gentilezze. E' molto amica con Sonia. Soddisfa sempre, se non soddisfa non è colpa sua. Ha tutti gli attributi per certificare nella mente di chiunque che nel suo corpo olimpico vi è il desiderio eterno del mondo maschile, oltre la morte dell'amore. L'orgasmo. 

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