sabato 22 giugno 2013

quarantuno

Non riesco ad alzarmi, oppure non ho volontà. Il caldo mi fa indietreggiare dai miei propositi tra i quali non vi è, quello di stare qui disteso. E inerte, sul letto ad ascoltare la pala che creando vortici di aria dal soffitto e a spirale propagandoli ovunque verso il basso in camera, mi rinfresca le membra facendomi socchiudere e aprire meravigliosamente gli occhi, intorpidendo i sensi. Preparandoli al dormire specialmente all'inizio, di ogni pensiero propositivo dove sia necessario un piccolo sforzo per ordinare ogni idea o riordinarla con energia necessaria per poterla pensare e incanalare nel verso giusto, ma il girare della pala. Mi distrae piacevolmente facendomi fiorire in questo vortice di fresco una miriade di infiorescenze oniriche tanto che, chiudo gli occhi e a tutto il resto. Ci penserò dopo.  

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