giovedì 1 maggio 2014

trecentosette

 - Feliksana -


Feliksana mi rivede. E se dico << ...buon giorno...>> strabuzza gli occhi sorpresa da tanta educazione cui non è abituata probabilmente; riepilogando la sorpresa nelle caratteristiche che la rendono ostile normalmente; ricalibra abbassando gli occhi modulando le palpebre sulla mezza via - ti vedo non ti vedo, ero distratta, cosa hai detto ? - rimarciando nei pensieri solitari alla velocità eco sostenibile in cui era immersa  nel mattino pre festivo e lavorativo quando è il tuo di turno; e aver controllato dopo quel << buon giorno >> solare e inaspettato proferito da me, la vivacità dei miei occhi. Feliksana nel vigore amaro del trionfo mi sta di fronte inerme di tranquillità celeste con la rotondità del ventre; di qualche mese suppongo forse 3. E non guarda altrove se non ciò che deve espletare per lavoro; controllando per sè col grandangolo del vertice degli occhi il mio fare; svagato e attento a lei; che mi sorveglia privatamente attraverso i sensi ciechi dei sapori femminili; eludendo la partecipazione presente nell'escludersi totalmente, spossata finemente nel portare in grembo quei pochi mesi di vita: mi congeda. E nel congedarmi, come all'entrèe seguo il canovaccio da persona educata a maggior ragione di fronte ad una donna incinta le dico: <<...arrivederla...e auguri a tutti e due !...>> Feliksana alza lo sguardo <<...a tutti e due chi ?...>>  ?  <<...a lei e a il bimbo...!..>>  indicandole il ventre  <<...quale bimbo?... ...non sono mica incinta !?...>>.             

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