domenica 1 settembre 2013

novantaquattro 94

Lei non è amore senza moto interiore ad infonderle l'afflato. Non è piacere. Se lo fosse sarebbe eretto su aride macerie inconcludenti; chiunque passasse nell'amarla avrebbe in cambio la perdita di sé. Il dazio necessario che non è. Sottostando lo svilupparsi di reticoli di ragnatele. Disonorevoli sconfitte universali e d'impotenza nel provare in quell'atto, ciò che è fine a se stesso: in solitudine sentimentale.   

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