venerdì 13 settembre 2013

centoquattro

Josette è frettolosa in sottotraccia che non rivela, intuisci sia dovuta all'emozione. Riposta sui nervi, sui muscoli facciali, lievi li rovescia, labbra, gengive, denti bianchi; meravigliosi in quel dar luce alla penombra, poi. Con gli occhi sorride complimentandosi per la gioventù la forma con cui ha a che fare; segue il canovaccio sdrucito dell'adulazione. In parte semplice. Josette è bella i capelli forti fa la parrucchiera. Vive distante, ha i modi spicci; rasenta l'antipatia, la covarla nei momenti di stallo. Tu comprendi Josette: è giovane inesperta, sfumature che non riesce a cauterizzare dove il detestabile, l'ignoto, il sordido, vengono a galla da fenditure che solo con la maturità si riesce a simulare.     

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