giovedì 3 marzo 2016

quattrocentocinquantacinque


 - La quinta onda -

Non ebbi dubbi quando acquistai il biglietto per lo spettacolo, ma non era per me. Il film è alla moda difficoltà ad immedesimarmi. Trama: gli Altri: li alieni, vogliono conquistare il mondo, parcheggiano la navicella spaziale nel cielo dell'Ohio; partono le cinque onde, cataclismi che via via distruggeranno la civiltà umana. La ragazza del college cerca di salvare il fratello arruolato con l'inganno dagli Altri; assieme ad altri giovani sono indotti a combattere contro la civiltà dei superstiti terrestri (  la loro ). Non per analogia ma surrealtà, la scena mi ricorda l'arruolamento dei giovani croati durante la guerra dei Balcani prelevati dalle discoteche. Migliaia furono arruolati senza passare per casa caricati sui camion e vestiti per combattere. E' tragico ma ho sempre riso di questa follia così vicina che pareva lontana. Nel film si fa chiamare Elevan Walker, è un umano conquistato dagli Altri protegge la ragazza del college, s'innamora, fanno l'amore dentro una vettura abbandonata, salva il fratello: le due cose sono indipendenti, non che la ragazza è riconoscente a Elevan che l'aiuterà a trovare il fratello: nei film l'amore si fa sempre per amore a meno che non sia un porno. Poca gente alla visione mi fanno respirare dandomi il senso di libertà, che la trama poco a poco nella sua scarsità mi toglie facendomi maturare l'idea di ringraziare il regista contattandolo su face book, gli scrivo in bacheca: ho visto il tuo film mi è piaciuto anche se quando è finito ho avuto l'impressione che fosse tardi: mi ero rotto le balle già da un pezzo.          

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