martedì 12 agosto 2014

trecentotrentatrè



- il mercato in piazza -


Tra le mani stringo il manubrio, negli occhi un raggio di luce. Del sole seguo l'ombra pedalando sotto le fronde. L'appuntamento col dialetto, cappelli di paglia in testa. L'anima all'aperto profuma di fiori essiccati nell'iride. Dipingo ricordi passati, confusi a prodotti da supermercato e programmi televisivi. Mi vedo riflesso in vetrina: indosso calzoni e camicia bianca. Pedalo sconfiggendo la morte incrinata ai miei desideri. Da lontano vedo i banchi in piazza: il mercato è animato, penso che tutto sia pretesto nella vita. Se vestito dalla festa, attendo che il mio nome sia pronunciato, e la morte certifichi il mio stato di esistenza, per chiamarmi al suo cospetto.

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