mercoledì 13 agosto 2014

trecentotrentaquattro



 - la finestra notturna -


 La brezza si sparpaglia al nero afoso che c'è; la sera illuminata dalla luna nel suo buco pare ispiri le luci della strada, colorando ombrelli di realtà innaturale; qualche finestra illuminata che non inietta se non a sè luce a sufficienza sottraendosi all'oscurità; l'atrito del vento sulle automobili rare a quest'ora di mezz'estate; odo qualcuno spostare le sedie della cucina dietro il muro, poi più nulla; l'ombra dietro le tende è di una donna che apre il frigo; la traiettoria rapida di un'ombra che vola accostandosi alla mia finestra; la televisione proietta fuori dalla finestra le immagini blu che si succedono; gli attori del film recitano la trama che non seguo; vedo le corolle chiare della nuvolaglia circondare la luna, che le illumina; il balcone assorbito dalla notte asciuga sulla propria ringhiera un copriletto; il rumore di un carter da bicicletta sfrigola svoltando la curva; spegnerò la luce prima di stendermi sul letto per riposare; e con l'orecchio libero dal guanciale sento gli artigli scivolare muovendosi nel cassone della persiana: e sospetto che sia per questa ragione che non ci siano insetti che mi molestano in camera la sera: i pipistrelli li faccio morire di vecchiaia.

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