venerdì 31 luglio 2015

quattrocentotrentadue


 - non poteva durare -


Quando percorsi a piedi la curva, le cicale smisero di frinire interrompendo la loro simbiosi col sole. I filari di vite dalla loro altezza, sovrapponevano il verde delle foglie sul mare. Arrivammo nel borgo, vicino per i miei calcoli lontano per i miei piedi. La negoziante mi aiutò a fare la spesa nel negozio antico, moderno nei prezzi indicati sulle cose. Nella sporta inclusi una gazzosa fredda, oltre alle albicocche, qualche pomodoro, la pasta, la marmellata. La negoziante mi avrebbe raccontato di come suo marito l'inverno prima, avesse avuto un malore non fatale nonostante tutti lo pensassero. Non fece in tempo, le liste di plastica sulla porta tinnirono seccamente alle mie spalle mentre uscivo dal negozio, e la negoziante si mise a parlare con un altro cliente del ricovero del marito e dello spavento provato. Al ritorno, una donna sul ciglio della strada componeva sul proprio telefono i numeri del carro attrezzi. L'auto ferma sulla strada rilasciava odore forte di gomma bruciata. Continuai a camminare con mio figlio a fianco e non vidi la scena; ma quando giunsero i meccanici del soccorso certamente le dissero che circolare col freno a mano tirato può succedere di rimanere in panne.    

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