giovedì 18 giugno 2015

quattrocentoventisei


 - seduzione del capitalismo-

Il capitalismo seduce e conquista attraverso un quid di matrice surreale. Consegna l'impulso, dallo scorrere di realtà virtuali lo sovrappone all'immanenza. Vira nella banalità, rendendosi irrinunciabile, controverso, vincente. Rinnovandosi sfugge a classificazioni assolute perdendo l'identità ne assume un'altra non riconoscibile. Nè l'uomo conosce, non avendo coscienza di ciò che non può riconoscere tantomeno recepire. Si erige a mostro, divenendo necessità irraggiungibile: scompare. Esiste tra gli uomini trasformati di sensualità atavica ridotta e umanità mediocre.        

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