sabato 3 aprile 2021

sabato 5 dicembre 2020

cinquecentosessanta

che dire di questa situazione improbabile di chiusura fisica preceduta da anni di chiusure mentali imposte atte al controllo di meccanismi di pensiero libero pur reclamandolo libero che non rende liberi inefficace ad instaurare il totalitarismo del pensiero unico quando nella libertà imposta l'unico frutto commestibile è il sentimento di rancore frammisto incertezze soporiferi dubbi il futuro scomparso dalla visuale e concede il presente divenuto unico soggetto sulla scena assolutore del dubbio che ammorba i pensieri  ? Che dire se non che i partigiani della razza umana sono i benvenuti per poter infrangere tutti i prismi degli specchi illusori che imprigionano le coscienze ? Che dire se non ,che siamo fermi alle Termopili ? 

mercoledì 21 ottobre 2020

cinquecentocinquantanove

In rete ho sempre la sensazione di essere in nessun luogo. Dalla mia postazione capto l'immobilità cruda dell'esistenza: mia e di quella altrui. Un genere che va di moda nel mio percepire il creato visibile, molto più dell'esistenza reale; a cui ci si aggrappa per definire vicende che ci accadono che mi accadono. E' un tema superfluo senza significato me ne rendo ben conto: eppure il tentativo che mi pongo è di resistere a questa sensazione di nessun luogo che irrora i miei pensieri che mi fa diffidare che mi rende dubbioso e in ultima analisi allo stesso tempo mi fa sospettare come attraverso la tecnologia impressa della parola ci si possa sentire e percepire ovunque e non solo in rete in nessun luogo. Il troppo tardi mi consegna uguale e diverso all'inevitabile vita degli altri, ingessata paralizzata dentro una palizzata alta e invalicabile di senso programmato.       

venerdì 8 maggio 2020

cinquecentocinquant'otto

C'è mai stata fortuna più grande per un'ideologia nella propria fase discendente, impopolare, ai minimi storici con la prospettiva inesorabile avviata da tempo di estinguersi ad un certo punto grazie ad un politico ministro non votato dal popolo, incontra un virus. E questa ideologia di presunta libertà fatta di sacerdoti: leccapiedi scrivani scribacchini, conduttori televisivi, radiofonici, al fianco di politici, infettivologi, testate giornalistiche, quotidiani, si ritrovano ad. Imporre comportamenti, norme, decreti, sospendono la democrazia alla gente comune: il popolo. Questa ideologia interpretata dal Governo in carica da parte di un ministro non votato dal popolo tiepido sino alla comparsa del virus: non interpella il parlamento, neutralizza l'opposizione, inibisce soprattutto il ceto medio nel proibirgli la fonte primaria di reddito attraverso la chiusura dell'attività lavorativa; prima in modo perentorio con decreto poi gradualmente olia la macchina di repressione e allenta la presa. Consente ai cittadini l'attività motoria qualche fuga al supermercato. Tutto questo con l'ausilio dell'apparato Statale. Le forze dell'ordine complici: consapevoli, inconsapevoli del - fatto in sé -. La Corte Costituzionale la Magistratura silente, ora con 60.000.000 di Italiani sequestrati in casa parzialmente a piede libero - che fino a poco tempo fa s'inalberava e denunciava il Ministro dell'Interno votato dai cittadini per aver- secondo il magistrato che denunciò il fatto - sequestrato un barcone di immigrati clandestini se impediva loro lo sbarco. Magistratura ora nana che pareva di giganti. Si lo so il problema è il Corona Virus. Mai nome fu più adatto.  Di questo ne sono convinto. 

giovedì 2 aprile 2020

cinquecentocinquantasette

...non ne sono convinto, mi pare di vivere di veder vivere la trama di un esperimento sociale da parte di una forza superiore alle altre che ha stabilito il momento più adatto sotto il profilo politico ed economico mondiale per definirsi ora e tutte le volte che lo riterrà opportuno nell'immediato futuro. Sostituendo una guerra che non arriva da 70 anni Europa, con un virus che deprime le società coinvolte: allo stesso modo senza distruggere e rendere la realtà piena di macerie nemmeno chiede sacrifici umani ma solo di rimanere in casa. Realtà su cui tutto può essere innestato tutto può essere espresso tutto può essere lecito per il semplice fatto che la morte attraverso la paura che è l'elemento principe principale di questa storia dove paura aspersa come santa esercita una forza di convinzione nella gente che vive nel benessere cui nessuna democrazia può opporsi. Chi, ammesso che tutti i dati dei morti causati dal corona virus siano veri non strumentalizzati per aggirare ogni norma democratica ed instaurare un regime totalitarista cui ci dobbiamo abituare, può in realtà affermare il contrario ? e dove eventualmente avrebbe spazio per affermare il contrario ? i dati sono veramente quelli che ci vengono snocciolati ? chi può verificarlo. Della realtà io per esempio vedo gli effetti attraverso i canali televisivi o riportati dai giornali. Vedo una modifica reale della realtà ma non vedo ressa, panico, non vedo ambulanze se non a volte che paiono animate dalla volontà di mostrarsi anziché per un'emergenza, insomma io non vedo quello che mi vogliono fare vedere. E vivo tranquillo ma purtroppo isolato. Ed è tutta la realtà che è isolata ed è per questo che non è possibile vedere ciò che ci raccontano ma esclusivamente immaginarlo, se non vedere osservare la vera paura nella gente quella si, il timore che i media instillano nelle persone. Siamo sequestrati forse prima per ragioni economiche che non sanitarie A chi il beneficio mondiale di questo virus per certi versi anomalo ( tutti i virus sono anomali ? ) c'è una forza che può decidere e stabilire il caos nelle menti degli uomini e allo stesso tempo esserne il salvatore oltre ché la guida nel momento della salvezza dall'uscita da questo incubo planetario ? Costui sarà colpevole o redentore ?.        

giovedì 12 marzo 2020

cinquecentocinquantasei

....l'Italia ha una caratteristica rispetto alle altre nazioni del mondo che risiede nel significato di bellezza che nutre la gente comune. Non intesa direttamente alla bellezza come la pubblicità del patrimonio storico che ci fa riconoscere ci propaga ci identifica, ma nella viva semplice capacità di modificare l'esistente renderlo affascinante funzionale colpisce l'intimo di ciascun essere umano. Cioè, l'Italiano ha la capacità di inventare come nessun'altro essere umano ed essere antesignano come nessun'altro rendere efficace di moda ogni cosa che arriva a ideare e ad uscire per caratteristica antropologica dal concetto di mediocre che sia un'ideologia un motore un abito un paio di scarpe in architettura rimanendo artigiano artista prestato alla grande distribuzione delle merci del nostro tempo. Di fronte a questa potenza di immaginazione sui generis che si riflette nella realtà non vi è dittatura o idea che possa competere nello spengere questa inclinazione che rende l'Italiano anche un potenziale rivoluzionario.......    

martedì 10 marzo 2020

cinquecentocinquantacinque

........tra un mese, chissà: sarà tutto finito e queste restrizioni chiusure forzate: le città fantasma nelle ore serali imposte, ci avranno cambiato emotivamente nell'intimo in profondità sino a dove noi non ci conosciamo né ci comprendiamo più. E avremo l'idea di essere scampati ad un disastro imminente che riguarda tutti e non solo alcuni, dopo essere stati un obbiettivo a caso della possibile sciagura provocata dal virus che si può rivelare mortale in alcuni casi: sapremo ciò che più ci salva nei momenti di sconforto ciò che ci rincuora ciò di cui abbiamo più bisogno indipendentemente dalla ricchezza che ci separa da individuo a individuo poiché in una situazione del genere siamo divenuti più uguali più necessari di come volevamo supporre poter credere da tempo, troppo tempo. Mentre passeggiavamo in narcisistica postura senza alcun dubbio né remora come divinità quasi compiute racchiuse nell'alveo cucito alla moda e da dove si guarda il resto del mondo con soddisfazione: ora non più. Forse chissà, fra un mese di passione e potremo ricominciare con uno spirito dilavato arricchito di umanità.....