sabato 5 dicembre 2020

cinquecentosessanta

che dire di questa situazione improbabile di chiusura fisica preceduta da anni di chiusure mentali imposte atte al controllo di meccanismi di pensiero libero pur reclamandolo libero che non rende liberi inefficace ad instaurare il totalitarismo del pensiero unico quando nella libertà imposta l'unico frutto commestibile è il sentimento di rancore frammisto incertezze soporiferi dubbi il futuro scomparso dalla visuale e concede il presente divenuto unico soggetto sulla scena assolutore del dubbio che ammorba i pensieri  ? Che dire se non che i partigiani della razza umana sono i benvenuti per poter infrangere tutti i prismi degli specchi illusori che imprigionano le coscienze ? Che dire se non ,che siamo fermi alle Termopili ? 

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