domenica 22 giugno 2014

trecentoventi

le 
condoglianze
 della 
 musa 


questi 
egocentrici  da
camera mortuaria
sacerdoti senza liturgia 
che iniettano il mondo di 
fregnacce consimili al talento
sufficiente a mettersi in posa sorridenti
su cumuli di macerie d'invenzioni solo aborti
dai respiri corti, esanimi, fiochi, inesistenti, da defunto;
nemmeno pace e gloria di esser morti, se non si è mai vissuto.

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